I pomodori in frigo perdono il loro sapore, ecco perché
Se vi consigliano di non mettere i pomodori in frigo per non perdere il loro sapore, un motivo c’è. Non si tratta di leggende metropolitane o consigli della nonna. A darcene dimostrazione sono i ricercatori della Cornell University americana attraverso lo studio intitolato “Chilling-induced tomato flavor loss is associated with altered volatile synthesis and transient changes in DNA methylation” e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences che hanno analizzato la genetica dei pomodori per spiegarci quali siano i geni responsabili del sapore e a quali temperature si mantengano “in salute”.
Gli scienziati fanno sapere di aver scoperto dell’esistenza di alcuni geni che si “dissolvono” quando i pomodori vengono lasciati a basse temperature, nello specifico, a 12 gradi il frutto smette di produrre alcune sostanze che contribuiscono al sapore. Si tratta di una sintesi tra acidi, zuccheri e composti volatili, aminoacidi che hanno un gusto particolare.
Studi effettuati hanno dimostrato che quando i pomodori vengono lasciati per sette giorni a 4 gradi, perdono parte delle sostanze che producono l’aroma caratteristico di questi frutti e che contribuisce al sapore stesso. Diversamente, il gusto non cambia nel giro di uno o tre giorni. Attenzione però, riportare i pomodori a temperatura ambiente non permette di recuperare le perdite: si tratta dunque di un danno permanente.
L’aver scoperto l’esistenza di queste sostanze porta i ricercatori a ritenere possibile, un giorno, la coltivazione di pomodori modificati geneticamente in modo da mantenerne stabile il sapore anche in frigo o molti giorni dopo l’acquisto. Quanto ai prodotti a base di pomodoro, come il Ketchup, gli scienziati fanno sapere che i livelli di zucchero non si modificano con l’abbassarsi delle temperature, quindi il sapore rimane lo stesso anche quando