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I pazienti Covid-19 con fratture vertebrali sono esposti a un più alto rischio di malattia grave

Lo evidenziano i risultati di uno studio condotto presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, su 114 pazienti con infezione da coronavirus: “Nel 36% dei casi sono state rilevate fratture vertebrali”.
A cura di Valeria Aiello
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Le fratture vertebrali possono esporre i pazienti a un più alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19 e andare incontro a una prognosi sfavorevole. Lo indica uno studio condotto presso l’Ospedale San Raffaele di Milano i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, la rivista della Società di Endocrinologia. “Le fratture vertebrali – ha spiegato il dott. Andrea Giustina, Direttore dell’Istituto di Scienze Endocrine e Metaboliche dell’Università San Raffaele Vita-Salute e IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano – sono un indicatore di fragilità e per la prima volta abbiamo dimostrato che le persone con queste fratture sono esposte a un più alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19”.

Pazienti Covid-19 con fratture vertebrali

Le fratture vertebrali si verificano quando il blocco osseo o il corpo vertebrale nella colonna vertebrale collassa, il che può portare a forti dolori, cambiamenti nella postura e una diminuzione della statura del paziente. Spesso causate dall’osteoporosi e da altre condizioni che determinando una riduzione del tessuto osseo, le fratture vertebrali hanno mostrato di poter influenzare la funzione cardiorespiratoria e gli esiti della malattia nei pazienti con Covid-19.

In particolare, su un totale di 114 pazienti inclusi nello studio, la presenza di fratture toraciche è stata rilevata in 41 dei pazienti (36%). “Questi pazienti erano più anziani e più frequentemente affetti da ipertensione e malattia coronarica” spiegano i ricercatori – . Hanno richiesto più frequentemente ventilazione meccanica non invasiva rispetto a quelli senza fratture vertebrali”.

La mortalità è stata del 22% nel gruppo di pazienti con fratture vertebrali rispetto al 10% dei pazienti senza fratture vertebrali. In particolare, la mortalità è stata più alta nei pazienti con fratture gravi rispetto a quelli con fratture moderate e lievi. Risultati che hanno portato gli studiosi a ritenere che le fratture vertebrali possano integrare il rischio cardiorespiratorio dei pazienti con Covid-19. “Possono essere un marker clinico utile e facile da misurare di fragilità e prognosi sfavorevole” indicano i ricercatori, suggerendo la valutazione vertebrale toracica nei pazienti con Covid-19 come predittore degli esiti della malattia.

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