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I morti per Covid nel mondo potrebbero essere più del doppio dei dati ufficiali: in Italia 175mila

Le stime dell’IHME di Seattle che ha valutato l’impatto della pandemia a livello globale: “Mortalità sottostimata, con un bilancio effettivo che è significativamente peggiore in quasi tutti i Paesi”.
A cura di Valeria Aiello
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La pandemia di Covid-19 avrebbe causato circa 6,9 milioni di morti nel mondo, più del doppio di quanto riportato nei rapporti ufficiali. In Italia, i decessi sarebbero 175mila morti e non 122mila. Lo indicano i dati del nuovo rapporto pubblicato dall’Istituto per la metrica e la valutazione della Salute (IHME) di Seattle, un centro di ricerca indipendente dell’Università di Washington che ha valutato l’eccesso di mortalità a livello globale.

Mortalità Covid-19 significativamente sottostimata

Secondo l’analisi, i morti per Covid sono “significativamente sottostimati” in quasi tutti i Paesi. Gli Stati Uniti, ad esempio, in base al report avrebbero oltre 905mila vittime e non circa 580mila, come riferiscono i documenti ufficiali. Una cifra, specifica il report, che include solo i decessi causati direttamente dal virus Sars-Cov-2 e non quelli dovuti alla pressione sui sistemi sanitari in tutte le nazioni. “Per quanto terribile appaia la pandemia di Covid-19 questa analisi mostra che il bilancio effettivo è significativamente peggiore – ha affermato il direttore dell’IHME, Chris Murray – . Comprendere il numero reale di morti per Covid-19 non solo ci aiuta a capire l’entità di questa crisi globale, ma fornisce anche informazioni preziose ai responsabili politici che sviluppano piani di risposta e ripresa”.

Stima dei morti totali per Covid-19 a maggio 2021 / IHME
Stima dei morti totali per Covid-19 a maggio 2021 / IHME

Una parte dei morti per Covid, osservano gli studiosi, non vengono registrati perché i Paesi segnalano solo i decessi che si verificano negli ospedali e tra i pazienti con un’infezione confermata. “In molte regioni, sistemi di segnalazione sanitaria insufficienti e lo scarso accesso all’assistenza sanitaria amplificano questo divario”.

Rapporto tra morti totali e morti segnalate / IHME
Rapporto tra morti totali e morti segnalate / IHME

Anche se la maggior parte dei decessi si è verificata nelle aree dove si sono registrati più alti numeri di contagi, l’analisi rivela che alcuni Paesi colpiti in modo relativamente minore hanno registrato un forte aumento della mortalità, tenendo conto delle vittime non dichiarate. La discrepanza più significativa in India, dove i decessi sarebbero oltre 654mila e non poco più di 220mila. Anche il Messico sarebbe a quota 617mila e non attorno ai 217mila. Brasile a 585mila (e non 408mila), Russia a 593mila (e non a 109mila). Il Regno Unito supererebbe invece i 209mila morti, con oltre 50mila vittime in più rispetto al bilancio ufficiale. Discordanza analoga anche per l’Italia e di poco inferiore per Francia, Spagna e Germania.

Molti Paesi hanno dedicato sforzi eccezionali alla misurazione del bilancio della pandemia, ma la nostra analisi mostra quanto sia difficile monitorare con precisione una malattia infettiva nuova e in rapida diffusione – ha aggiunto Murray – . Ci auguriamo che il rapporto incoraggi i governi a identificare e affrontare le lacune nei loro report sulla mortalità COVID-19, in modo che possano indirizzare in modo più accurato le risorse impegnate per contrastare la pandemia”.

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