I mirtilli fanno bene al cuore, ecco la porzione ‘amica’ da mangiare ogni giorno
Mangiare una tazza di mirtilli al giorno riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, questo è ciò che sostiene una nuova ricerca condotta dalla University of East Anglia, in collaborazione con colleghi di Harvard e di tutto il Regno Unito. Vediamo insieme perché i mirtilli fanno bene al cuore e qual è la porzione ‘amica’ che dovremmo mangiare ogni giorno.
Sindrome metabolica e mirtilli. Gli scienziati hanno preso in considerazione i sintomi della sindrome metabolica, che comprende il rischio di ipertensione, glicemia alta, eccesso di grasso corporeo intorno alla vita, bassi livelli di "colesterolo buono" e alti livelli di trigliceridi, per verificare l’efficacia dei mirtilli. La sindrome metabolica infatti incrementa il rischio di malattie al cuore, ictus e diabete.
L’esperimento. Per giungere alle loro conclusioni, gli scienziati hanno coinvolto 138 persone sovrappeso e obese, di età compresa tra i 50 e i 75 anni, e hanno chiesto loro di mangiare ogni giorno o 150 grammi o 75 grammi di mirtilli liofilizzati, mentre ad una terza parte dei partecipanti è stata somministrata una dose ‘placebo’ fatta solo di coloranti artificiali e sapori. I dati raccolti hanno dimostrato che mangiare 150 grammi di mirtilli ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiovascolari del 12-15%. Gli stessi benefici non sono stati riscontrati però per quanto riguardava la dose da 75 grammi e quella placebo.
La salute passa anche dall’alimentazione. Gli scienziati spiegano che questo studio dimostra ancora una volta che i mirtilli, così come altri frutti di bosco, rappresentano strategie alimentari valide per proteggere il nostro cuore. Passati studi hanno dimostrato, ad esempio, che i mirtilli riducono anche il rischio di sviluppare condizioni come il diabete di tipo 2.
Perché i mirtilli fanno bene? I mirtilli potrebbero avere questi effetti benefici per il cuore, poiché sono ricchi di composti naturali chiamati antociani che sono i flavonoidi responsabili del colore rosso e blu di questi frutti.
Lo studio, intitolato “Blueberries improve biomarkers of cardiometabolic function in participants with metabolic syndrome—results from a 6-month, double-blind, randomized controlled trial”, è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.