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I giorni di caldo estremo potrebbero quadruplicare nei prossimi anni

Secondo uno studio pubblicato su Climatic Change, i cambiamenti climatici che già hanno portato a fenomeni estremi come il caldo che nelle ultime settimane ha colpito il Canada, potrebbero aggravare ulteriormente la situazione anche nelle nostre città. E le giornate di caldo estremo potrebbero quadruplicare.
A cura di Marco Paretti
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Il caldo estremo che in questi giorni sta colpendo varie parti del mondo e che in generale ha portato anche in Italia una serie di giornate estremamente afose potrebbe diventare ancora più presente nel corso dei prossimi anni. Secondo uno studio pubblicato su Climatic Change, i cambiamenti climatici che già hanno portato a fenomeni estremi come il caldo che nelle ultime settimane ha colpito il Canada, potrebbero aggravare ulteriormente la situazione anche nelle nostre città. In quelle inglesi, spiega la ricerca, le giornate di caldo estremo potrebbero quadruplicarsi.

Uno studio pubblicato su Nature lo scorso gennaio dipinge una situazione tutt'altro che positiva: secondo la ricerca, ci troviamo sulla peggiore delle traiettorie possibili, con un surriscaldamento globale in continua ascesa e con fenomeni legati ai cambiamenti climatici sempre più gravi e incisivi. Un elemento che comporterà l'aumento di giornate di caldo estremo anche nelle nostre città, passando per esempio dagli attuali 10 giorni di afa che una città inglese affronta durante l'anno a circa 37 giorni. Allo stesso tempo aumenterebbero le giornate di pioggia pesante, che pure hanno un impatto importante sull'infrastruttura delle città: queste arriverebbero a 11 all'anno.

Dall'alto in senso orario: giornate gelide, giornate ghiacciate, giornate calde, cooling degree days, notti tropicali e giorni estivi.
Dall'alto in senso orario: giornate gelide, giornate ghiacciate, giornate calde, cooling degree days, notti tropicali e giorni estivi.

All'opposto, anche le giornate più fredde (quelle cioè sotto agli 0 gradi) si ridurrebbero per l'innalzarsi delle temperature. In questo caso i giorni freddi passerebbero da 50 a 12. Infine, a mettere in crisi ulteriormente il settore agricolo sarebbero i periodi di siccità, che in questo scenario aumenterebbero del 146 percento. "I cambiamenti climatici possono avere un impatto su di noi in molteplici maniere" ha spiegato l'autore dello studio Helen Hanlon. "Dalla nostra salute agli allagamenti, passando per la disponibilità di cibo e i problemi con i trasporti".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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