I gatti possono soffrire della sindrome di Tom & Jerry

Uno studio intitolato “Audiogenic reflex seizures in cats” e pubblicato sul Journal of Feline Medicine and Surgery, dimostra per la prima volta l'esistenza di un disturbo che provoca forti crisi epilettiche nei gatti anziani all'ascolto di determinati suoni e ribattezzato “Sindrome di Tom e Jerry” perché ricorda il comportamento del celebre gatto, solito “saltare in aria” in caso di rumori improvvisi.
L'idea di questa ricerca è nata dalla International Cat Care che, negli ultimi anni, ha ricevuto molte segnalazioni da parte di proprietari di gatti che iniziavano a soffrire improvvisamente di forti crisi epilettiche o spasmi. Per giungere alla conclusione che si trattasse di una vera e propria sindrome, i veterinari, che hanno preso parte allo studio, hanno analizzato le risposte date da 96 proprietari di gatti ad un questionario online. Tra questi, si segnalano 45 gatti domestici a pelo corto, 30 Birmani, 6 Burmesi, 5 domestici a pelo lungo, 4 bengala, 2 Main Coon, un British Shorthair, un gatto europeo, un gatto delle foreste norvegesi e un incrocio di birmano.
I dati raccolti hanno evidenziato come molti gatti rispondessero fisicamente all'ascolto di suoni più o meno forti: la carta stagnola accartocciata (82/96), un cucchiaino di metallo che tocca una tazza di ceramica (79/96), una tazza appoggiata su un tavolo (72/96), la carta o la plastica accartocciata (71/96), i tasti della tastiera o il click del mouse (61/96), le monete o chiavi appoggiate sul tavolo (59), il martellamento di un chiodo (38/96), lo schioccare della lingua del proprietario (24/96).
La sindrome Feline Audiogenic Reflex Seizures, o FARS, comporta sia spasmi mioclonici, involontarie contrazioni di muscoli, che crisi di tipo tonico-clonico, che possono condurre il gatto all'incoscienza mentre il suo corpo viene mosso da convulsioni. Di solito colpisce i soggetti che hanno superato i 15 anni di vita e, fanno sapere i veterinari per la gioia dei proprietari, può essere curata con il farmaco levetiracetam, già impiegato per crisi epilettiche. Secondo gli studiosi, le reazioni dei gatti a questi suoni sono da attribuire al loro udito sviluppato per la caccia che però, nei contesti casalinghi, risulta essere troppo sensibile.