I coloni europei hanno sterminato anche i cani dei nativi americani
I coloni europei non hanno sterminato solo i nativi americani, ma anche i loro cani. È una delle scoperte avvenute grazie al primo studio genomico completo sui cani antichi nelle Americhe e pubblicate sulla rivista Science. Secondo Laurent Frantz, docente alla Queen Mary University, i canidi dei popoli americani non sarebbero lupi americani addomesticati, ma parenti dei fedeli amici dell'uomo che seguirono i primi ominidi nell'attraversamento dello stretto di Bering, per poi misteriosamente scomparire dalla storia genetica.
Fedeli amici dell'uomo. I ricercatori, confrontando le firme genomiche di 71 mitocondri e sette genomi nucleari di antichi cani nordamericani e siberiani per un periodo di 9000 anni, sono riusciti a ottenere un quadro più chiaro della storia dei primi abitanti canini delle Americhe. I primi cani del Nuovo Mondo non erano addomesticati dai lupi nordamericani, ma probabilmente provenivano da un antenato siberiano. L'antico lupo domestico si è dispersero in ogni parte delle Americhe, migrando con i suoi padroni umani, quando lo stretto di Bering era unito da un ponte di ghiaccio creato dalla glaciazione.
Genocidio canino. Sono letteralmente spariti. Questi cani sono sopravvissuti per migliaia di anni nelle Americhe, ma quasi completamente svaniti dopo il contatto europeo, "Questo suggerisce che qualcosa di catastrofico deve essere successo, ed è probabilmente associato alla colonizzazione europea", ha detto l'autore principale Laurent Frantz. Ironia della sorte, l'unica firma genetica rimasta nei moderni cani americani è un tumore venero contagioso, proveniente da un cane di 8000 anni fa, che ancora si trasmette nelle nuove generazioni di cani provenienti dall'europa che ora popolano le Americhe.