I cambiamenti climatici danneggiano la fertilità maschile
I cambiamenti climatici stanno danneggiando la fertilità maschile e questo potrebbe spiegare perché molte specie animali si stanno estinguendo. La scoperta è della University of East Anglia e analizza gli effetti delle ondate di calore sull'efficacia dello sperma. Vediamo nel dettaglio se anche noi esseri umani siamo a rischio.
Caldo e sperma. I cambiamenti climatici stanno rendendo difficile la sopravvivenza di centinaia di specie animali, oltre alla distruzione degli habitat, a minacciare gli animali sono anche le conseguenze sulle capacità degli spermatozoi. Prendendo in analisi il colettero Tribolium castaneum, gli scienziati hanno analizzato la funzione degli spermatozoi, anche nei figli e hanno notato come l'incremento delle temperature riesca addirittura a rendere sterili i maschi nelle generazioni successive.
Le femmine si salvano. Diversa è la situazione per le femmine, sulle quali le ondate di calore sembrano non avere conseguenze negative dirette, restano però quelle indirette, vista la minor efficacia degli spermatozoi. Negli esperimenti i ricercatori hanno notato che la produzione di sperma dei maschi si riduce di tre quarti oltre al fatto che gli spermatozoi fanno più fatica a migrare nel tratto riproduttivo femminile, molto spesso morendo prima dell'inseminazione.
Infertilità ed estinzione. Questo neanche troppo lento processo di infertilità che colpisce gli animali, compresi i mammiferi e quindi l'essere umano, è preoccupante e potrebbe spiegarci perché molte specie stiano via via scomparendo. La biodiversità è fondamentale per mantenere l'equilibrio negli ecosistemi e le conseguenze delle ondate di calore, che appunto rendono più difficile la riproduzione, devono ancora una volta farci riflettere sulla necessità di intervenire sul riscaldamento globale di cui siamo la principale causa.