I batteri alleati della salute della vagina
Il termine “batteri” per molti ha un'accezione negativa, in realtà si tratta di semplici microrganismi unicellulari che vivono nel nostro corpo e hanno funzioni differenti a seconda del punto in cui si trovano. La vagina ad esempio ne ospita moltissimi che, per mantenerla in salute, si occupano della sua protezione, prevenendo molte malattie urogenitali come infezioni, malattie trasmissibili sessualmente e HIV.
Il Lactobacillus
Il principale batterio alleato della salute della vagina è il Lactobacillus, presente anche nel tratto gastrointestinale. Questo produce acido lattico per la fermentazione degli zuccheri e riduce il pH dell'ambiente che lo circonda inibendo la formazione di microrganismi patogeni. Se le colonie di Lactobacillus vengono però duramente attaccate, di solito in seguito a periodi particolarmente stressanti, ad alimentazione scorretta o terapie antibiotiche, insorgono le infezioni vaginali, quali vaginiti e candidosi.
Candida albicans & Co.
[Foto da Wikipedia.org]
In quest'ultimo caso infatti, il micete Candida albicans, che è normalmente presente nella flora, prolifera. Per curare la candida, la paziente deve assumere antimicotici per via orale e ovuli vaginali per ristabilire la presenza del Lactobacillus, oltre a fare attenzione a seguire un'alimentazione controllata, povera di zuccheri e lieviti, di cui il micete si ciba. La vaginite invece è caratterizzata da una presenza massiccia di batteri anaerobici, come Gardnerella vaginalis, Atopobium vaginae e Mycoplasma hominis e viene curata con antibiotici specifici.
Questione di genetica
I batteri presenti nelle vagine delle donne non sono sempre gli stessi, né sono suddivisi in percentuali uguali, ci sarebbe dunque una sorte di individualità. Nel 2011, i ricercatori dell'Università di Medicina di Washington hanno analizzato i batteri vaginali di 396 donne, rappresentanti quattro gruppi etnici, e hanno scoperto la presenza di comunità batteriche dominate dal Lactobacillus per il 59,6% delle ispaniche, che hanno pH 5.0 ± 0.59, per il 61,9% delle nere, con pH 4.7 ± 1.04, per l'80,2% delle asiatiche, con pH 4.4 ± 0.59, e per l'89,7% delle bianche, con pH 4.2 ± 0.3.
Implicazioni future
Considerando il Lactobacillus il principale batterio responsabile della riduzione del pH e del buono stato di salute della vagina, verrebbe da pensare che le donne nere e ispaniche dovrebbero essere considerate “non in salute” nella maggior parte dei casi. Ma ovviamente non è così. Lo studio ha infatti scoperto la presenza di altri batteri in grado di svolgere lo stesso lavoro, mantenendo protetta la zona intima femminile. I dati raccolti permettono oggi di valutare la vagina di una donna come unica e quindi di produrre farmaci, in grado di curarla, che siano adatti alle necessita della paziente.