Gliese 581d: l'altro pianeta dov'è possibile la vita
Se il nostro pianeta vi sta stretto, da oggi un'alternativa c'è, ma piuttosto lontana. Dopo la scoperta dei vulcani di Io, il satellite di Giove, lo spazio torna a regalarci favolose sorprese. Stavolta tocca a Gliese 581d, un esopianeta, ovverosia un pianeta che si trova al di fuori del sistema solare: dista, infatti, oltre 20 anni luce dalla Terra. Il suo nome deriva dalla stella attorno a cui ruota, la Gliese 581, una stella nana rossa visibile dalla costellazione della Bilancia.
In realtà, il fatto che Gliese 581d sia abitabile era già stato reso noto nel 2009: il pianeta, infatti, si trova al margine estremo della cosiddetta "Goldilocks zone" o "cintura verde" dello spazio, una zona in cui si verificano particolari condizioni che renderebbero favorevole la presenza della vita. La nuova scoperta si deve a Robin Wordsworth e ai suoi colleghi del Laboratoire de météorologie dynamique dell'Istituto Pierre Simon Laplace in Francia. Il team di scienziati, attraverso un preciso modello computazionale in grado di simulare i climi presenti sull'esopianeta.
Nello specifico, le condizioni cui si faceva riferimento precedentemente, sarebbero in primis una temperatura ideale che renderebbe possibile la presenza di acqua allo stato liquido. A tal proposito, gli scienziati ipotizzano che sul pianeta, che entra nel novero delle Superterre per la sua massa pari a circa 7 volte la Terra, ci siano nuvole, piogge, e addirittura oceani. Il pianeta, inoltre, beneficerebbe anche di un'atmosfera stabile che, distribuendo proporzionalmente il riscaldamento proveniente dalla luce della stella vicina, scongiurerebbe un probabile collasso atmosferico, sia sulla parte destra che ai poli.
Se dopo aver letto quanto scritto fin qui, l'idea di farvi un giro dalle parti di Gliese 581d vi sta accarezzando, ci tocca darvi una brutta notizia. Purtroppo, con le attuali tecnologie Gliese581d non è raggiungibile: per arrivare fino a Gliese 581d, infatti, ci vorrebbero 300 mila anni. Se invece si viaggiasse alla velocità della luce ci vorrebbero "soltanto" 20 anni.