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Covid 19

Gli Usa danno l’ok definitivo al vaccino Pfizer: cosa cambia e perché è importante

La piena approvazione concessa dalla FDA consentirà di aumentare le inoculazioni nel Paese, convincendo gli scettici ma soprattutto permettendo ad organizzazioni pubbliche e private di rendere vincolante la vaccinazione: obblighi vaccinali potranno essere introdotti ad esempio in università e aziende, o estesi a particolari categorie di lavoratori.
A cura di Valeria Aiello
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Il vaccino anti-Covid di Pfizer ha ricevuto la piena approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA). La richiesta della casa farmaceutica per il siero a mRNA già autorizzato per l’uso di emergenza (EUA) presso il regolatore statunitense supera così anche la limitazione che, di fatto, rendeva il suo utilizzo ristretto alla crisi sanitaria.

Il passaggio alla piena approvazione rappresenta una pietra miliare nel contrasto al coronavirus, e potrebbe aiutare a far crescere i tassi di inoculazione nel Paese, convincendo gli scettici, in virtù delle prove scientifiche ora avvalorate dai dati del mondo reale, risultati decisivi per la FDA nel confermare sicurezza ed efficacia del siero. Ma soprattutto, la licenza rappresenta un momento storico per gli Usa, con effetti importanti in una moltitudine di contesti.

Tra questi, chiaramente, il mondo della scuola e del lavoro, dal momento che organizzazioni pubbliche e private potranno rendere vincolante la vaccinazione, ovvero porre l’obbligo vaccinale per lavoratori, studenti e tutte le categorie per cui verrà ritenuto necessario. In altre parole, la piena approvazione spiana la strada al superamento delle raccomandazioni di vaccinazione, aprendo alla possibilità di introduzione di una serie di norme, a carattere federale o locale, che ad esempio limitino l’accesso a uffici, negozi, scuole, ma anche a teatri, cinema o stadi e impianti sportivi, ai soli vaccinati.

Molte aziende e università si sono già mosse richiedendo il vaccino ai propri dipendenti – ha spiegato alla CNN l’ufficiale sanitario Usa, Vivek Murthy – . E penso che sia una cosa molto ragionevole da fare per creare un ambiente sicuro”.

Murthy si è detto favorevole al requisito di vaccinazione anche per i dipendenti scolastici. “C’è un’altra cosa che penso che si debba fare, e che alcuni Stati hanno già fatto, per creare un ambiente scolastico più sicuro, e questo richiede che anche i dipendenti della scuola, inclusi gli insegnanti e altro personale, siano vaccinati” ha affermato l’ufficiale incaricato del Corpo dei servizi sanitari pubblici degli Stati Uniti.

Con la diffusione della variante Delta, gli Stati Uniti stanno vivendo un’impennata di casi di Covid-19 e molti Paesi del Sud si trovano nuovamente con gli ospedali sotto pressione. Una situazione per cui, ha aggiunto Murthy, è imperativo concentrarsi sulla sicurezza, in particolare nei confronti dei bambini, in attesa che i vaccini anti-Covid vengano approvati sotto i 12 anni. “Con la loro salute e benessere in gioco, dobbiamo fare ogni passo possibile – ha precisato il Generale sanitario – . Penso che tutti i requisiti di vaccinazione siano ragionevoli davanti alla minaccia di una variante come la Delta, la più trasmissibile vista fino ad oggi”.

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