Gli immigrati sono meno depressi degli italiani, il motivo? I soldi
Gli italiani, in questi ultimi anni, sono meno depressi rispetto al passato e la cause di questo male non sono solo psicologiche, ma anche legate alla disponibilità economica: fare fatica ad arrivare a fine mese può fare male alla salute fisica e mentale. Questi sono i dati pubblicati da Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica dell'Istituto Superiore Sanità, che ci spiega come, negli ultimi anni, sia cambiato il trend legato alla depressione e quali siano le conseguenza.
Italiani e depressione. Lo studio mostra che tra il 2013 e il 2016 il 6% degli italiani tra i 18 e i 69 anni, per un totale di quasi 2 milioni di persone, ha confermato di aver sofferto di sintomi depressivi e di aver percepito compromesso il proprio benessere psicologico per circa 15 giorni al mese, insomma un giorno sì e uno no. Se questi dati possono sembrarci, scusate il gioco di parole, deprimenti, per tirarci su il morale dobbiamo considerare quelli riguardanti il periodo 2008-2016: in questo caso si segnala un continuo miglioramento: si passa infatti da 7,8% di italiani ‘depressi' al 5,6%.
Più soldi, meno depressione. Massimo Cozza, psichiatra, Coordinatore del Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL Roma 2, spiega che “dobbiamo considerare che i sintomi depressivi nascono da diversi fattori sociali e psicologi, oltre che da una base biologica di partenza in particolare per quelli più gravi”: questo cosa significa? Osservando i trend in diminuzione e paragonandolo con le condizioni sociali ed economiche degli italiani negli stessi periodi salta all'occhio che dall'esplosione della crisi al lento miglioramento, il numero di italiani depressi è sceso. Insomma, l'aumento di soldi a disposizione a ridotto i sintomi depressivi: verrebbe quasi da dire che i soldi fanno la felicità. Parlando in numeri: solo il 3,7% delle persone che non ha problemi economici mostra sintomi depressivi, dato che sale all'11,3% per chi ha pochi soldi.
Immigrati più felici. Il rapporto tra soldi e depressione è evidente anche se prendiamo in considerazione gli immigrati: chi non ha la cittadinanza italiana mostra una percentuale di sintomi depressivi minore rispetto a chi invece ce l'ha. Perché? Gli immigrati spesso arrivano da condizioni di vita peggiori rispetto a quelle che trovano in Italia.
Occhio alla salute. Ad incidere sono anche le condizioni di salute: i sintomi si presentano per 12,6% delle persone che soffrono di patologie croniche rispetto al 4,6% di chi non ne ha.
Giovani felici. Solo il 4,4% dei giovani tra i 18 e i 34 anni mostra sintomi depressivi, forse perché in questa fascia di età si è ancora concentrati sui sogni e su un futuro migliore. La stessa cosa non si può dire degli italiani tra i 50 e i 69 anni: in questo caso i ‘depressi' sono il 7,7%.