Giulia e Giò, i falchi pellegrini che hanno conquistato il tetto del Pirellone a Milano
Sul tetto del Pirellone, a Milano, vive una famiglia di falchi pellegrini che ha già conquistato il cuore di tutti. Mamma Giulia e papà Giò sono in attesa di tre piccolini, le uova sono state deposte e presto le vedremo schiudersi. L'evento infatti sarà registrato dalle telecamere della Sinapto che, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Lombardia, sta seguendo la vita dei falchi in diretta: qui http://mediaportal.regione.lombardia.it/embed/live/3925 è disponibile infatti la diretta streaming h24 in alta risoluzione.
Ma è normale la presenza dei falchi pellegrini sul Pirellone? Sì. In città infatti questi uccelli amano formare il loro nido proprio sulla cima delle strutture architettoniche più alte. Nel caso di Milano parliamo di 125 metri di altezza. Giulia e Giò non sono nuovi inquilini del palazzo milanese, vivono qui infatti almeno dall'aprile 2014 quando, durante alcuni lavori di manutenzione all'ultimo piano, è stato scoperto il loro nido dietro ad un condizionatore nel sottotetto dell'edificio.
Dopo attente analisi, gli esperti hanno confermato che si trattava di falchi pellegrini per i quali è stato quindi realizzato, per l'anno successivo, un nido ancor più accogliente arredato con telecamere in diretta streaming. Oggi la coppia è in attesa della schiusa di tre uova deposte il 10, il 12 e il 14 marzo.
I due falchi si chiamano così in omaggio a Giovanni Giò Ponti, il progettista del Grattacielo Pirelli, e a sua moglie Giulia Vimercati.
Ma chi sono i falchi pellegrini?
Il Falco peregrinus è un uccello rapace appartenente alla famiglia dei Falconidi. È un rapace poiché è un predatore che caccia altri animali utilizato il becco e gli artigli e godono di una vista molto sviluppata. I pellegrini sono diffusi in quasi tutto il mondo e si chiamano così per la colorazione delle penne del capo che ricorda il cappuccio nero dei pellegrini.
Il falco pellegrino è famoso soprattutto per la velocità che riesce a raggiungere in picchiata: stiamo parlando di 300/320 chilometri orari e per questo è l'animale vivente più veloce.