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Giornata mondiale degli animali per ricordarci che non ci sono solo gli uomini sulla Terra

In occasione della Giornata mondiale degli animali, possiamo ricordarci quanto il nostro impatto su questa Terra stia portando all’estinzione moltissime specie. Dalla distruzione degli habitat, al traffico illegale, gli animali oggi non fanno più parte della nostra vita poiché li vediamo troppo lontani da noi. Ecco cosa possiamo fare.
A cura di Zeina Ayache
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I leoni sono a rischio estinzione nell'Africa occidentale
I leoni sono a rischio estinzione nell'Africa occidentale

La Giornata mondiale degli animali è un'occasione per ricordarci che su questa Terra, ben prima che arrivase l'essere umano, esistevano altre forme di vita che con il nostro impatto ad oggi si vedono distrutti i loro habitat, che vengono sterminati per il traffico illegale di parti del loro corpo considerate preziose e afrodisiache e che, ad una velocità disarmante, si stanno estinguendo.

Una fine tragica. Gli animali sono considerati da molti di noi esseri viventi affascinanti che fin da piccoli fanno parte di un mondo fantastico. Eh sì fantastico ma non reale, perché spesso gli animali li conosciamo attraverso i film e i cartoni animali, o peggio ancora, attraverso gli zoo: veniamo educati ad una finta conoscenza di questi esseri viventi di cui in fondo poi conosciamo molto poco. Gli animali sono individui che hanno una loro vita indipendente rispetto alla nostra, che hanno un tessuto sociale molto sviluppato fatto di ruoli, di famiglia, di affetti, di contrasti e di sopravvivenza, proprio come noi. Gli animali hanno anche una casa, una casa che noi troppo spesso distruggiamo per creare campi da coltivare o per costruire centri abitati, e così con il passare dei secoli, i nostri coinquilini sono stati via via sfrattati e senza casa (habitat), si muore. Ci si estingue.

Sesta estinzione di massa. Forse non tutti sanno infatti che stiamo vivendo la sesta estinzione di massa, una fase di transizione biotica in cui il nostro Pianeta perde ogni giorno un gran numero di specie. Parlando coi numeri, circa il 30% delle popolazioni di vertebrati si sta riducendo e circa il 50% degli animali che vivevano sulla Terra è scomparso. La velocità con cui le specie animali si sta estinguendo è ciò che preoccupa di più i ricercatori. Si conta per esempio che entro il 2048 i nostri mari saranno vuoti e questo a causa della pesca eccessiva che non tiene conto del ciclo vitale degli animali e va ad uccidere anche gli individui più giovani non permettendo quindi un ricambio necessario per la loro sopravvivenza.

Benessere e rispetto. Cosa possiamo fare allora? Partendo dal nostro piccolo, possiamo fare il possibile per salvare gli animali: ad esempio avendo rispetto di quelli che abitano con noi, come gatti e cani, educando i più piccoli alla convivenza e alla consapevolezza delle necessità di coloro che non sono esseri umani. C'è poi chi dall'alto dovrebbe lavorare per ridurre l'inquinamento antropico, quello cioè causato dall'essere umano, riducendo la distruzione degli habitat degli animali, conservando le specie più a rischio ed combattendo il traffico illegale che fino ad oggi ha portato alla riduzione del 50% degli elefanti, alla scomparsa degli scimpanzé da Gambia, Burkina Faso e Togo, all'esportazione di 170 tonnellate di avorio dall'Africa in soli 5 anni e all'uccisione di più di 1300 rinoceronti in un solo anno.

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Giornalista. Mi sono sempre chiesta chi ci fosse dietro alle notizie veicolate ogni giorno dai giornali, dalla TV e dal Web. Poi mi sono informata e sono diventata una di loro. Credo fortemente nella divulgazione e per questo faccio il possibile per raccontare attraverso le esperienze e le emozioni ciò che accade sul nostro Pianeta.
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