Giornata dell’abbraccio, perché fa bene alla salute: perfetto contro ansia e malumore
La giornata degli abbracci ci ricorda quanto sia importante entrare fisicamente in contatto, soprattutto, con le persone a cui vogliamo bene. Vediamo insieme come mai gli abbracci siano scientificamente un vero e proprio toccasana per il corpo e per la mente.
Abbracciarsi fa bene all’umore
Nel momento in cui ci abbracciamo, e quindi ci lasciamo fisicamente andare tra le braccia di qualcuno, nel nostro cervello viene rilasciata ossitocina, cioè l’ormone dell’amore che si dice stimoli anche l’istinto materno. Abbracciarci dunque ci aiuta a sentirci più felici e di buon umore.
Abbracciarsi fa bene al cuore
Studi scientifici hanno dimostrato che abbracciarsi non solo fa bene all’umore, ma anche al cuore poiché questo gesto aiuta a ridurre la pressione sanguigna e ad aumentare la frequenza del battito cardiaco. Abbracciarsi dunque ha benefici anche a livello di salute.
Abbracciarsi riduce i conflitti
I ricercatori hanno scoperto che, in caso di liti, abbracciarsi è un buon modo per ridurre i conflitti: come dicevamo, l’abbraccio rilascia ossitocina, che ci aiuta a tranquillizzarci ed essere più sereni. Abbracciamoci allora per ritrovare la pace. Gli stessi effetti benefici possiamo ottenerli offrendo un abbraccio a qualcuno che si trova in un momento di difficoltà.
Non tutti gli abbracci fanno bene all’umore
Abbiamo detto che gli abbracci fanno bene all’umore, ed è vero, però gli effetti migliori li otteniamo quando stringiamo tra le braccia qualcuno a cui vogliamo bene: la relazione con questa persona aiuta infatti il rilascio dell’ossitocina. Questo significa che non sempre gli abbracci siano un toccasana per noi, alcune persone infatti si sentono molto stressate quando devono entrare in contatto fisico con altre con cui non sono in intimità: insomma, per quanto oggi sia la giornata degli abbracci e, per quanto gli abbracci facciano bene all’umore, il consiglio è quello di non dispensarli a chiunque poiché l’effetto potrebbe essere il contrario.