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Frutta e verdura fanno bene alla salute, ma non ne coltiviamo a sufficienza per tutti

Ogni giorno ci sentiamo ripetere che dovremmo mangiare più frutta e verdura, ma se tutti quanti seguissimo le linee guida attuali e inserissimo nella nostra dieta le quantità suggerite di questi alimenti, non ce ne sarebbero per tutti: gli esperti ci spiegano cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.
A cura di Zeina Ayache
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Se mangiassimo frutta e verdura nelle quantità suggerite dagli esperti, non ne avremmo a sufficienza per tutti: può sembrare assurdo, ma questo è ciò che hanno scoperto i ricercatori calcolando il nostro fabbisogno e mettendolo a confronto con i campi attualmente coltivati. Ma vediamo nel dettaglio cosa dobbiamo aspettarci entro il 2050 e come modificare l'agricoltura sia l'unico modo per garantirci cibo nel futuro prossimo.

Fabbisogno vs cibo a disposizione. Le linee guida attualmente pubblicate che suggeriscono quelle che dovrebbero essere le nostre abitudini alimentare parlano chiaro: metà della nostra dieta dovrebbe comprendere frutta e verdure, un quarto invece grano integrale e un quarto proteine, grassi e latticini. Attualmente però la produzione non è affatto adeguata a questo regime alimentare equilibrato e sano, si calcola infatti che: coltiviamo 12 porzioni di grano a persona, invece delle 8 raccomandate, 5 di frutta e verdura invece di 15, tre di olio e grassi invece di una, tre di proteine invece di 5 e quattro di zucchero invece di nessuna.

Un futuro a rischio. “Semplicemente non possiamo adottare tutti una dieta sana considerato l'attuale sistema dell'agricoltura globale che oggi sovra produce grano, grassi e zucchero, mentre la produzione di frutta, verdura e proteine non è sufficiente a soddisfare i nostri bisogni nutrizionali”, spiegano gli esperti. Questo significa che per il 2050, quando dovremmo essere circa 9,8 miliardi, la situazione sarà ancor più drammatica e se i carboidrati sono facili da produrre e possono alimentare molte persone, non possiamo non considerare la quantità di terreno di cui hanno bisogno: si calcola infatti che, se continuiamo così, avremo bisogno di ulteriori 12 milioni di ettari di terra coltivabile e più di un miliardo di ettari di terra per il pascolo.

Cosa fare? I ricercatori fanno sapere che se davvero seguissimo le linee guida per una dieta sana e convertissimo dunque i terreni attualmente destinati, ad esempio, al grano per riservarli a frutta e verdura, potremmo sperare di nutrire tutti quanti poiché ci sarebbe bisogno di 50 milioni di ettari di terra in meno visto che questi alimenti necessitano di meno tempo per crescere rispetto al grano, allo zucchero e al grasso. La sfida del futuro, oltre ad evitare di ‘soffocare' a causa del riscaldamento globale, deve essere quella di un'agricoltura consapevole e in linea con il nostro fabbisogno.

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