Vite e memorie, gli oggetti recuperati dal relitto
Ricostruire una storia attraverso quegli oggetti della vita quotidiana che, recuperati nel corso di diverse spedizioni subacquee, aiutano a dipingere un affresco di quella che fu la vita a bordo del Titanic, fermo immagine di un secolo fa.
Il tempo fermato per sempre sulla lancette che erano già state allineate con il fuso di New York.
Tra i reperti battuti più recentemente all\'asta.
Gli oggetti sono stati recuperati nell\'ambito di numerose spedizioni subacquee.
Apparteneva al terzo panettiere di bordo, William E. Hine.
Venduto per 76 000 sterline, il menu del 10 aprile 1912.
Gli utensili illustrano perfettamente le differenze di classe che esistevano sul transatlantico.
La tazzina decorata riservata ai passeggeri benestanti.
Decisamente meno raffinate erano le stoviglie destinate ai viaggiatori più umili.
Servivano per bloccare il passaggio dalla terza classe.
Abiti lussuosi e monili preziosi venivano esibiti dalle donne della prima classe.
In vetrina, alcuni tra i più preziosi recuperati.
Intessuta con un filo d\'oro, la borsetta appartenuta a qualche Lady.
Fremo immagine dell\'epoca è il Titanic attraverso oggetti molto particolari.
Come ad esempio una confezione di rasoi da uomo del tempo.
O il rasoio stesso, rinvenuto negli abissi marini.
Questo contenitore in ceramica conteneva una pomata per capelli, simile alla brillantina
Piccoli utensili da viaggio passati inaspettatamente alla storia, come un borsello da toilette.
Appartenuto a Lady Duff Gordon, celebre costumista di Hollywood, scampata al naufragio assieme al marito.
Gli oggetti denunciavano l\'appartenenza sociale: questa bombetta apparteneva ad un uomo d\'affari, probabilmente.
Il Titanic fu come una vetrina della Belle époque, destinata anch\'essa al tragico naufragio nella I guerra mondiale.
Dinanzi ai reperti provenienti dal Titanic sembra che il tempo si sia congelato esattamente ad un secolo fa.
E purtroppo fu così per quanti non sopravvissero a quella immensa tragedia del mare.
Tutti gli utensili che il fondale oceanico ha restituito, anche i più insignificanti, raccontano le proprie storie.
Come le banconote quasi del tutto cancellate dall\'acqua.
Accanto ad un paio di occhiali, un biglietto dello sventurato viaggio.
Non possono mancare gli strumenti utili alla navigazione, come i binocoli.
O come i giubbotti salvagente che, però, non poterono salvare molte vittime dall\'assideramento.
Arredamenti ricchissimi decoravano le cabine e i saloni della prima classe, come questo candelabro.
Veniva utilizzato per le comunicazioni interne.
La velocità massima raggiungibile dal Titanic era 23 nodi e poteva essere misurata grazie a questo strumento.
Uno dei suoi tanti simboli, la campana del Titanic consumata dal mare.
L\'ornamento della magnifica scalinata della prima classe.