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Un formaggio nel deserto, pascoli ed allevamenti nel Sahara di 7000 anni fa

Il Sahara ha celato le tracce del più antico latte africano.
Residui Organici
Grazie ad accurati esami, è stato possibile verificare come le tracce di grassi individuate sui frammenti di ceramica dei vasi fossero la prova di un\'attività \"casearia\" antichissima. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Mungitura
La recente analisi dei residui organici conservati nei frammenti di vaso provenienti dallo scavo nel villaggio neolitico di Takarkori in Libia ha fornito finalmente l\'evidenza diretta di quanto suggerito da graffiti come questo, ritraente l\'operazione di mungitura degli animali. (foto: Cortesia A. Van Albada)
Opere formidabili
Tuttavia l\'assenza di testimonianze dirette non ha mai consentito agli archeologi né di stabilire una precisa datazione, né di entrare in possesso di reperti in grado di chiarire maggiori dettagli riguardanti la vita di quegli uomini di cui ammiravano le rappresentazioni. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Arte rupestre
L\'arte rupestre africana ha da sempre fornito la prova, seppur indiretta, delle attività di allevamento e pastorizia che avevano luogo in territori attualmente desertici. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Prova archeologica
La trasformazione del latte vaccino in altri prodotti aveva luogo, dunque, già più di 5000 anni fa sulle montagne del Tadrart Acacus nella parte meridionale della regione del Fezzan. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Scene di vita quotidiana ed antichissima
Le immagini restituiscono un affresco della vita che si svolgeva presso quei territori nel Neolitico, aggiungendo ulteriori informazioni a quelle già note attraverso accampamenti e monumenti funerari. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Patrimonio dell\'UNESCO
Le pitture rupestri e le incisioni di Tadrart Acacus, area iscritta dal 1985 tra i patrimoni dell\'umanità per la sua importanza, narrano delle esistenze dei pastori africani, delle loro migrazioni e degli spostamenti, delle cerimonie, oltre che di tutto quello che era collegato alla mungitura e all\'allevamento. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Missione italiana
Oggi, grazie al lavoro dei ricercatori dell\'Università di Roma Sapienza in collaborazione con l\'Università di Bristol, siamo in grado di determinare anche una cronologia maggiormente precisa delle attività che, millenni addietro, avevano luogo in questi territori. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
Pascoli ed allevamenti nelle vallate desertiche
Laddove oggi si aprono le spianate sabbiose del deserto libico, più di settemila anni fai pastori neolitici africani si nutrivano di latte e producevano prodotti caseari: è la prima attestazione in assoluto e la più antica dell\'intero continente africano. (foto: Archivio Missione Archeologica nel Sahara, Sapienza Università di Roma)
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