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Pionieri tra le nuvole
Immagini degli esordi di un'impresa eroica: la conquista del cielo da parte degli uomini.

In questo giorno, nella cittadina francese di Annonay, a sud di Lione, venne organizzata la prima dimostrazione pubblica del funzionamento di una macchina \"misteriosa\": il pallone aerostatico dei fratelli Montgolfier.

Joseph Michel e Jacques Etienne Montgolfier furono i due geniali e fantasiosi ideatori dell\'invenzione che porta il loro nome, vissuti nel Sud della Francia durante quel secolo dei lumi che vide l\'intelligenza umana iniziare ad imporsi sulle leggi della natura.

Celebrazioni e festeggiamenti in molti stati europei puntarono l\'attenzione sulla nuova strabiliante meraviglia della scienza: partita dalla Francia, l\'idea della mongolfiera piacque agli innovatori d\'oltralpe e d\'oltremanica.

Nella pubblica occasione del 4 giugno del 1783 l\'aerostato volò per una decina minuti coprendo una distanza di circa due chilometri: si stima che il pallone raggiunse l\'altitudine di 1600/2000 metri.

Una struttura sferica realizzata in tela, strati interni di carta sottile e aria riscaldata all\'interno: il meccanismo di funzionamento dell\'aerostato.

Ma non mancarono le alternative, come il pallone ad idrogeno, invenzione sviluppatasi parallelamente a quella dei fratelli Montgolfier ad opera dello scienziato e matematico francese Jacques Charles.

La Charliere, qui ritratta nel 1783 mentre atterra a Nesles-la-Vallée dopo aver volato per 27 miglia partendo dai giardini de Les Tuileries, sfruttava invece per il funzionamento le proprietà dell\'idrogeno.

Charles, rifacendosi agli studi e alle opere composte da Robert Boyle (colui che formulò la legge che porta il suo nome), Henry Cavendish (il primo ad isolare l\'idrogeno) e Joseph Black, inventò un tipo di aerostato ancora utilizzato.

Anche il nostro Paese diede i natali ad un illustre pioniere dell\'aviazione: il suo nome fu Vincenzo Lunardi. Ufficiale nell\'esercito borbonico napoletano, fu segretario dell\'ambasciatore del Regno in Inghilterra: ciò gli consentì di entrare in contatto con i racconti sulle imprese eroiche dei fratelli Montgolfier.

Progettò così anch\'egli il suo pallone aerostatico che, a differenza degli altri, era equipaggiato con un paio di \"ali\": si trattava di due pale che, tuttavia, non servirono come auspicato a regolare l\'ascesa. I suoi voli ebbero un vasto successo e furono ripetuti in numerose città europee ed italiane.

Menti brillanti scatenate a progettare il migliore pallone possibile: questa immagine illustra i più celebri aerostati dell\'epoca, frutto del lavoro di geniali e avventurosi scopritori e scienziati.

Il primo volo dei fratelli Montgolfier venne realizzato con un pallone vuoto: per vedere finalmente una creatura librarsi nell\'aria partirono le prime sperimentazioni per verificare gli effetti dell\'altitudine su degli esseri viventi.

Fu nel settembre del 1783 che decollò una mongolfiera dinanzi alla corte della Reggia di Versailles alla presenza di una folla enorme radunata e degli stessi regnanti, Luigi XVI e Maria Antonietta.

Sacrificati alla scienza furono un\'oca, un gallo ed una meno pennuta pecora: fortunatamente, il volo fu portato a termine senza alcuna conseguenza sulla salute degli animali.

Visto il buon esito dell\'impresa, i fratelli si diedero da fare per costruire un pallone che potesse trasportare un equipaggio umano: i primi a sorvolare i tetti di Parigi furono così Jean François Pilatre de Rozier e François Laurent LeVieux, marchese d\'Arlandes, il 21 novembre dello stesso 1783.

Neanche due anni dopo, Jean Pierre François Blanchard, in compagnia dello statunitense John Jeffries, compiva la storica traversata sul canale de La Manica

Il 4 giugno del 1784 fu poi la volta della prima donna nei cieli: Elizabeth Thible sorvolò la città di Lione in un volo organizzato per celebrare il re Gustavo III di Svezia.

Rapidamente il fenomeno mongolfiera si espanse quasi a diventare un simbolo di un\'epoca che viveva impressionanti trasformazioni non solo scientifiche ma anche sociali, politiche ed economiche: ecco che con i palloni aerostatici, nell\'800, si organizzano delle vere e proprie competizioni.

Alla fine del XIX secolo, quando a Parigi venne costruito il monumento più celebre della città, era divertimento diffuso recarsi sulla sommità della torre per ammirare le mongolfiere in salita.

Dietro il pallone, il duro lavoro di cucitura dell\'involucro che conterrà il gas o l\'aria calda.

Un aquilone gonfiato ad aria calda, che pare sia stato utilizzato dai Tartari nel corso della battaglia di Mohi contro il Regno di Ungheria, nel 1241.

Che aspetto avranno gli strumenti con cui l\'uomo solcherà i cieli, dopo aver domato il mare? Naturalmente quello di una nave, come immagina l\'autore di questa tavola di inizio \'700 dove un uomo, munito di telescopio per osservare gli astri, naviga nelle immense distese celesti.