Questo strumento è in grado di rispondere rapidamente agli impulsi del cervello, consentendo di compiere tutti i movimenti indispensabili per muoversi.
L\'arto artificiale è stato impiantato su un giovane programmatore di Seattle che aveva perso una gamba a causa di un incidente.
Tempo dopo l\'intervento, il giovane ha festeggiato stabilendo il proprio primo record personale.
E\' giunto così in cima al grattacielo che, in passato, è stato l\'edificio più alto del mondo, la Willis Tower di Chicago.
Prima dell\'impianto è stato necessario intervenire sui nervi danneggiati del paziente, affinché si potesse attaccare la protesi.
A distanza di parecchi mesi dall\'intervento, il dispositivo, benché ancora in fase sperimentale, sembra aver dato ottimi risultati.
Questo fa ben sperare in una nuova generazione di protesi, più sensibili e capaci di agevolare la vita di quanti hanno perso gli arti.