Il primo passo è stato fatto qualche giorno fa: il rover della NASA Curiosity ha prelevato campioni di terra con l\'obiettivo di studiarne la composizione chimica nel suo laboratorio chiamato CheMin. Questa immagine mostra le \"orme\" lasciate dalla paletta di Cursiosity dopo aver scavato per \"assaggiare\" i primi tre morsi di suolo marziano. (Image credit: NASA/JPL-Caltech)
L\'analisi dei materiali che compongono la terra di Marte è finalizzata alla conoscenza non solo del presente del Pianeta Rosso, ma anche del suo passato: i minerali, infatti, registrano le condizioni ambientali in cui essi stessi si sono formati. Prima di consegnare il raccolto al laboratorio, il rover ha trattato il materiale in una camera apposita per eliminare del tutto qualsiasi residuo o detrito che potesse provenire dalla Terra. (Image credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS)
Nei giorni scorsi diversi frammenti di materiale brillanti hanno colpito l\'interesse di Curiosity: tra questi un pezzetto lungo 1.3 centimetri a causa del quale, addirittura, le attività di rilevamento del rover sono state bloccate per un paio di giorni. Alla fine è arrivata la risposta: si trattava di un piccolo detrito caduto dallo stesso Curiosity. (Image credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS)