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Così camminavano i giganti sull'isola di Pasqua
Che tecnica utilizzavano gli abitanti dell'Isola di Pasqua a trasportare i giganteschi Moai?

Quando si dice \"isola di Pasqua\" immediatamente il pensiero corre ai monumenti megalitici della civiltà di Rapa Nui, giganti in pietra maestosi e bellissimi che da sempre attirano speculazioni da parte di studiosi ed appassionati di tutto il mondo.

La prima domanda che ci si pone dinanzi alle statue è relativa alla loro funzione: generalmente si ritiene che in essi si vedessero dei portatori di fortuna e prosperità, secondo quanto è stato tramandato agli stessi attuali abitanti autoctoni dell\'isola.

Molto probabilmente, però, alla funzione augurale si univa quella religiosa: nei monoliti si sarebbe preservato il mana (una sorta di energia spirituale) del capo della comunità, una volta che questi moriva e veniva sepolto.

Ma un altro grande enigma degli studiosi ha riguardato la stessa produzione delle statue: esse venivano, infatti, scolpite direttamente all\'interno delle cave di pietra, ricavate da un unico blocco di tufo vulcanico.

Logico, dunque, chiedersi, come avvenisse il trasporto di questi enormi simulacri che misuravano altezze variabili ma che potevano raggiungere anche i dieci metri e superare le ottanta tonnellate.

Diverse ipotesi erano state tirate in ballo in passato, tra cui quella secondo la quale le statue sarebbero state fatte rotolare su dei pali in legno.

Nel secolo scorso uno studioso aveva spiegato che con poche decine di uomini e l\'ausilio di cime per tirare, l\'impresa sarebbe stata relativamente facile: un video recentemente diffuso dal National Geographic mostra come aveva lugoo il trasporto delle statue impiegando \"appena\" diciotto uomini muniti di corde.

L\'archeologo Terry Hunt dell\'università delle Hawaii e l\'antropologo Carl Lipo dell\'Università di Long Beach in California hanno ricostruito le modalità di questo \"trasporto eccezionale\".

L\'ipotesi è interessante e, molto probabilmente, rispondente al vero: del resto confermerebbe quello che dicono i nativi dell\'isola, ovvero che le gigantesche teste in pietra giunsero nei luoghi in cui si trovano \"camminando\". Il trascinamento con le corde, infatti, permette ai giganti di rimanere in posizione eretta durante tutto il viaggio.