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Finalmente il volto della Via Lattea appena nata: ecco com’era 13 miliardi di anni fa

Gli scienziati sono finalmente riusciti a mostrarci il volto della Via Lattea 13 miliardi di anni fa, cioè quando era appena nata, inoltre ci svelano come si sia formata. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sulle origini della Via Lattea e come gli esperti siano giunti a questa impostante scoperta.
A cura di Zeina Ayache
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Gli scienziati sono riusciti finalmente a mostrarci il volto della Via Lattea 13 miliardi di anni fa e cioè nel momento della sua nascita. Vediamo insieme come i ricercatori sono riusciti a ricostruire i primi istanti di vita della nostra galassia e come si sia formata.

C’era una volta…. L’universo 13 miliardi di anni fa era decisamente diverso rispetto ad oggi, le stelle si formano molto velocemente e quando si raggruppavano davano vita alle galassie nane, dall’unione delle quali si sono formate in tempi successivi le galassie più massicce come la nostra amata Via Lattea: ma come siamo arrivati passo dopo passo alla formazione vera e propria della Via Lattea? A questa domanda rispondono finalmente gli scienziati.

Lo studio sul colore delle stelle. Pe rispondere a questa ‘vitale’ domanda, gli esperti sono partiti dall’analisi del colore e della luminosità delle stelle che compongono la Via Lattea. Gli esperti spiegano che studi precedenti hanno dimostrato che l’alone della Via Lattea, cioè la struttura sferica che circonda le galassie a spirale, era formato da due distinte componenti stellari di cui una di colore più blu dell’altra. PRoprio questa componente blu ha portato gli esperti a capire che l’appartenenza di queste stelle era alla galassia nana Gaia-Enceladus che si è scontrata con la Via Lattea nelle fasi iniziali della formazione. C’è però un’altra componente ‘colorata’, quella rossa, la cui origine e natura ancora non era nota.

Questione di metalli. Per comprendere l’eta delle stelle, gli scienziati si sono concentrati sul diverso contenuto di metalli, gli elementi più pesanti dell’idrogeno ed elio, è ci spiegano che le stelle ‘blu’ sono più povere di metalli rispetto alle stelle ‘rosse’: l’analisi dei dati, spiegano gli scienziati, ha permesso quindi di capire che sia le stelle ‘blu’ sia le stelle ‘rosse’ sono molto più anche delle stelle del disco spesso.

In conclusione. Unendo dunque tutti i punti, gli esperti sono giunti alla conclusione che circa 13 miliardi di anni fa “le stelle si formarono in due distinti sistemi stellari: la galassia nana Gaia-Enceladus, e il nucleo progenitore della Via Lattea, circa 4 volte più massiccio di Gaia-Enceladus e più ricco di metalli. Tre miliardi di anni dopo, dunque circa 10 miliardi di anni fa, i due sistemi si scontrarono e si unirono formando un unico sistema”, fanno sapere dall’INAF. Insomma la violenta collisione ha fatto sì che alcune stelle del progenitore della Via Lattea e quasi tutte quelle di Gaia-Enceladus acquistassero le velocità che hanno oggi e diedero vita “ad una struttura sferica intorno al disco della galassia. Nei periodi successivi, infine, si ebbero vari eventi di formazione stellare, fino a circa 6 miliardi di anni fa, quando il gas residuo si depositò nel disco galattico, formando ciò che oggi conosciamo come “disco spesso””, concludono.

Lo studio, intitolato "Uncovering the birth of the Milky Way through accurate stellar ages with Gaia", è stato pubblicato su Nature Astronomy.

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