Fertilità, i problemi produttivi sono legati allo stress e all’ormone della fame.
Alti livelli dell’ormone grelina, che stimola l’appetito è che viene rilasciato quando siamo sotto stress, possono essere pericolosi per alcuni aspetti delle funzioni riproduttive, insomma possono essere collegati alla fertilità. Vediamo insieme come l’ormone dell’appetito sia legato allo stress e a problemi di fertilità, ecco cosa c’è da sapere.
Grelina, cos’è. Gli scienziati hanno studiato gli effetti della grelina sullo stress e sulle funzioni riproduttive La grelina è un ormone metabolico che innesca la sensazione di fame e che incrementa la quantità di cibo mangiata e promuove l’immagazzinamento del grasso. La grelina inoltre viene rilasciata quando siamo stressati ed è una della cause per cui sentiamo il bisogno di mangiare quando siamo emotivi e sotto pressione.
Il sistema riproduttivo. Per comprendere gli effetti della germina sul sistema riproduttivo, gli scienziati hanno eseguito alcuni test sui topi. In pratica hanno studiato come la grelina riesca a mediare gli effetti dello stress cronico sui follicoli ovarici primordiali. Le femmine di mammiferi nascono con una quantità fissa di questi follicoli ‘immaturi’ che non si rigenerano né ricrescono se vengono danneggiati. Mentre la maggior parte di questi follicoli morirà e quindi non arriverà a completo sviluppo, un’altra parte svilupperà al punto da diventare follicoli preovulatori. Questo significa che meno follicoli ‘immaturi’ una donna ha, meno avrà follicoli ‘maturi’ che possano rilasciare un ovulo per la fecondazione.
Lo stress sul sistema riproduttivo. Le femmine esposte a stress cronico hanno un numero significativamente ridotto di follicoli primordiali. Quando gli scienziati hanno bloccato l’effetto della grelina sui suoi recettori, hanno scoperto che il numero di follicoli primordiali era normale, per quanto i topi fossero sottoposti a stress.
Conclusioni. Insomma, la grelina, rilasciata in condizioni di stress, influenza le condizioni dei follicoli primordiali e quindi riduce le possibilità di concepimento. Adesso gli scienziati sono al lavoro per capire come sfruttare quanto scoperto sui topi.