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Fegato che si ‘auto-ripara’ con nuove cellule appena scoperte: trapianti forse non più necessari

Gli scienziati hanno scoperto che abbiamo alcune cellule che potrebbe essere utilizzate un domani al posto dei trapianti di fegato poiché permettono all’organo di auto-ripararsi. Vediamo insieme come funzionano queste cellule, come le hanno scoperte gli scienziati e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.
A cura di Zeina Ayache
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Identificato un tipo di cellula che potrebbe essere in grado di rigenerare i tessuti del fegato, se così fosse ci troveremmo di fronte ad una scoperta rivoluzionare che renderebbe i trapianti non necessari, perché potremmo curarci ‘da soli’. Vediamo insieme i dettagli di questa scoperta e capiamo le proprietà di queste cellule.

Le super cellule del fegato. Gli scienziati hanno identificato un nuovo tipo di cellule chiamate ‘cellule progenitrici epatobiliari ibride’ (HHyP) che si formano durante il nostro sviluppo nell’utero materno. Sorprendentemente queste cellule continuano a persistere in piccole quantità negli adulti e possono svilupparsi in due delle principali cellule del fegato aiuto (Epatociti e Colangiociti) che conferiscono proprietà simili alle cellule staminali HHyP.

HHyP, cosa dobbiamo sapere. Esaminando queste cellule, gli scienziati hanno scoperto che assomigliano alle cellule staminali che nei topi riescono a riparare il fegato degli adulti da danni come quelli procurati dalla cirrosi. “Per la prima volta, abbiamo scoperto che nel fegato umano possono esistere cellule con proprietà simili a cellule staminali reali”, dichiarano gli esperti

Addio trapianti. L’aspetto più interessante di questa ricerca è la possibilità che un giorno i trapianti non siano più necessari per il fegato grazie a queste cellule che lo riparano. Come spiegano gli scienziati, “Questo a sua volta potrebbe fornire una vasta gamma di applicazioni nella medicina rigenerativa per il trattamento delle malattie del fegato, compresa la possibilità di aggirare la necessità di trapianti di fegato”.

Il futuro di questa scoperta. Gli esperti spiegano che adesso il compito è capire come convertire le cellule staminali pluripotenti in HHyP così da poterle trapiantare nei pazienti che ne hanno bisogno e ripararne il fegato, senza bisogno di trapianti.

Lo studio, intitolato “Single cell analysis of human foetal liver captures the transcriptional profile of hepatobiliary hybrid progenitors”, è stato pubblicato su Nature Communications.

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