Farmaco per il diabete riduce la mortalità per Covid nelle donne: lo dice uno studio Usa
Alla metformina, un farmaco di prima linea per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nelle persone sovrappeso, è associata una diminuzione della mortalità per Covid-19 nelle donne. Lo ha scoperto un team di ricercatori dell’University of Minnesota Medical School e dell’United Health Group che ha valutato se al medicinale, già noto per migliorare la prognosi di soggetti colpiti da patologie tumorali, fosse o meno legata una riduzione della mortalità per Covid. Nel dettaglio, gli studiosi hanno voluto verificare se l’assunzione di metformina precedente all’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 fosse legata a una diminuzione della mortalità per Covid-19 in considerazione degli effetti antinfiammatori mostrati dal farmaco, legati alla riduzione di proteine infiammatorie come il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa), una citochina coinvolta nell'infiammazione sistemica e che si ritiene contribuisca allo sviluppo delle forme gravi di Covid-19.
Lo studio, pubblicato su The Lancet Healthy Longevity, ha preso in esame i dati clinici di oltre 6mila persone con diabete di tipo 2 o obesità per cui si è reso necessario il ricovero in ospedale per Covid-19, osservando che le donne che avevano assunto metformina nei 90 giorni precedenti al ricovero avevano un rischio di morte ridotto dal 21 al 24% rispetto alle donne che soffrivano delle stesse condizioni ma che non avevano assunto il farmaco. Al contrario, nessuna riduzione significativa della mortalità è stata osservata tra gli uomini. “Per quanto ne sappiamo – precisano i ricercatori – questo è il primo studio a indicare una diminuzione della mortalità associata all’uso di metformina in donne con diabete di tipo 2 o obesità e descrivere una differenza di sesso nella risposta alla metformina che potrebbe fare luce sul meccanismo con cui questo farmaco riduce la mortalità da Covid-19, dal momento che studi clinici e sugli animali hanno dimostrato che la metformina riduce il TNF-alfa in misura maggiore nelle donne rispetto agli uomini”.
Ad ogni modo, gli studiosi ritengono che, benché la loro ricerca sia la più ampia analisi osservazionale sugli effetti della metformina, i risultati non possano essere considerati conclusivi. “Vedere una maggiore associazione con la protezione nelle donne rispetto agli uomini può certamente indicare nella riduzione dell’infiammazione una strategia chiave con cui la metformina riduce il rischio da Covid-19 – ha aggiunto la ricercatrice Carolyn Bramante, assistente professore presso il Dipartimento di Medicina dell’University of Minnesota Medical School e prima autrice dello studio – . Tuttavia, sono necessari studi per confermare prospetticamente in nostri risultati e comprendere se è la durata dell'uso di metformina può fornire un beneficio o prevenire l'infezione da SARS-CoV-2”.