Emicrania, ‘spegnere’ il dolore con una nuova cura è possibile
C'è una nuova cura in grado di prevenire l'emicrania episodica e cronica, è stata approvata negli Usa e presto dovrebbe arrivare anche in Europa e quindi in Italia. A darci la notizia è Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell’Irccs San Raffaele Pisana di Roma che ci spiega come funziona questo trattamento in occasione del Congresso della Società italiana di neurologia (Sin) in corso a Roma.
Stop all'emicrania. La cura si basa su anticorpi monoclonali che mettono una specie di blocco ad una sostanza, chiamata Cgrp. Questa è una piccola proteina che è considerata il principale artefice dell'esplosione dell'attacco emicranico, andando ad intervenire su di lei, è possibile ‘spegnere' il dolore. Come spiega Barbanti, “il Cgrp è un peptide che dilata e infiamma le arterie delle meningi e aumenta la velocità sulle ‘autostrade del dolore'. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di silenziare questo peptide e hanno una tollerabilità incredibile, non distinguibile dal placebo”.
Basta una sola iniezione. Il trattamento, oltre ad essere efficace, non necessita di molte somministrazioni, basta infatti un'iniezione al mese per ridurre gli attacchi. E non solo. La cura migliora anche l'aderenza terapeutica, perché il paziente fa meno fatica a ricordarsi un'iniezione al mese rispetto a 3-4 compresse al giorno.
Cos'è l'emicrania. Quando parliamo di emicrania non ci riferiamo al semplice mal di testa, ma ad una vera e propria patologia neurologica severa che colpisce circa 5 milioni di italiani e che è particolarmente disabilitante, comporta infatti un dolore molto forte, spesso unilaterale, pulsante che da nausea e vomito e che rende fastidiose le luci e i rumori. Gli attacchi di emicrania possono durare anche 3 giorni e i sintomi possono trascinarsi anche nei giorni seguenti. Prevenire è possibile, ma alcuni trattamenti hanno molti effetti collaterali che ne impediscono l'uso per lunghi periodi.