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Ecstasy contro lo stress: in farmacia la terapia ‘rivoluzionaria’

Per trattare il disturbo post traumatico da stress si potrà utilizzare l’ecstasy: cos’è una terapia rivoluzionaria.
A cura di Zeina Ayache
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L'ecstasy come trattamento per curare la sindrome da stress post traumatico è stata inserita nell'elenco della terapie ‘rivoluzionarie' dalla Food and Drug Administration. Dopo la ketamina contro il disturbo bipolare e l'LSD contro l'ansia, adesso anche l'MDMA potrà essere prescritto come farmaco curativo, ovviamente sotto lo stretto controllo dei medici. Ma come è possibile?

Cos'è l'ecstasy. L'ecstasy, o MDMA, è una sostanza psicoattiva, una metanfetamina, che agisce sul nostro cervello facendoci sentire particolarmente felici e affettuosi, questo perché permette un rilascio di noradrenalina, dopamina e serotonina che influenzano il nostro umore.

Breakthrough Therapy, cos'è una terapia rivoluzionaria. Le terapia rivoluzionarie sono quelle che implicano l'utilizzo di un farmaco per la cura di una malattia potenzialmente letale che sia stato testato clinicamente e che dimostri di essere più efficace delle cure attualmente utilizzate. In questo caso, l'ecstasy è stata approvata come farmaco per trattare i disturbi da stress post traumatico.

Disturbo post-traumatico da stress. Il disturbo post-traumatico da stress indica tutte le difficoltà psicologiche che deve affrontare una persona che ha subito un trauma importante e catastrofico: come un incidente, una guerra o una violenza. La persona affetta da disturbo post-traumatico da stress tende a rivivere l'evento traumatico attraverso immagini, percezioni o pensieri ricorrenti che si palesano in manira persistente, proprio come se si stesse rivivendo la situazione. In altri casi invece il paziente tende a dimenticare o ad avere difficoltà a ricordare il trauma e ad allontanarsi dalle relazioni con gli altri individui, preferendo l'esclsuone sociale.

Perché l'ecstasy. L'ecstasy agisce sul nostro cervello provocando gli effetti dell'Alzheimer questo potrebbe portare sollievo al paziente che, chiaramente, può assumere la sostanza solo in seguito alla decisione del medico e secondo quantità limitate: insomma, che sia chiaro, sballarsi con l'ecstasy non è la soluzione a questo disturbo.

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