Ecco perché tua nonna ti chiama con il nome del cane
Fido, Mario, Luisa, Silvia, come stai? Quante volte vi è capitato che vostra mamma, vostro zio o vostra nonna vi chiamassero con i nomi di tutta la famiglia, persino con quello del cane, prima di azzeccare il vostro? I ricercatori ci spiegano che questo tipo di errore, oltre ad essere particolarmente diffuso, dimostra come il nostro cervello ragioni anche a seconda del ruolo che ricopriamo in un determinato contesto. In inglese lo chiamano “misnaming”, come spiegano i ricercatori della Duke University all'interno dello studio intitolato “All my children: The roles of semantic category and phonetic similarity in the misnaming of familiar individuals” e pubblicato su Memory & Cognition.
Secondo gli scienziati il nostro cervello classifica le persone che abbiamo di fronte in varie categoria come “famiglia”, “amici”, “colleghi”, “compagni di scuola” e così via, nella “famiglia” per esempio si includono anche i cani, per questo ogni tanto ci capita di chiamare nostro fratello con il nome del nostro migliore amico a 4 zampe. Cosa che invece, secondo lo studio effettuato su 1.700 partecipanti, non avviene mai nel caso di gatti.
Perché? I motivi potrebbero essere sia il particolare legame che si crea tra cani e proprietari, sia, più probabilmente, il fatto che il nostro gatto venga chiamato con meno frequenza rispetto al nostro cane: basta immaginarci le scene al parco con proprietari che urlano incessantemente il nome di Fido per farci capire le differenze che ci sono tra quanto chiamiamo l'uno o l'altro animale domestico.
A farci sbagliare sono anche le somiglianze fonetiche tra i nomi, Valentina/Carolina per fare un esempio, e le somiglianze fisiche tra le persone, i nipotini per esempio se sono tutti di età simili.
Insomma, la prossima volta che vostra nonna vi chiamerà con il nome del cane non offendetevi, significa solamente che per lei Fido fa parte della famiglia proprio come voi.