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Ecco perché i cani tirano al guinzaglio e come evitarlo

Molti sono i motivi che portano i nostri cani a tirare al guinzaglio. Ecco alcuni consigli per capire come imparare a comunicare, senza dover strattonare Fido.
A cura di Zeina Ayache
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Comunicare con il cane per evitare che tiri al guinzaglio
Comunicare con il cane per evitare che tiri al guinzaglio

Nel campo dell'educazione cinofila ci sono “problematiche” che accomunano la maggior parte dei proprietari di cani. Una su tutte è quella del cane che tira a guinzaglio. Molto spesso si attribuisce al cane la responsabilità di questa abitudine, ma, più probabilmente, la causa sta tutta nell'essere umano.

Una soluzione… umana

Si finisce quindi per chiedere aiuto alla tecnologia, o meglio agli accessori utili per portare a passeggio Fido. Dai collari alle pettorine, questi strumenti possono essere più o meno dannosi per la salute del nostro cane se utilizzati dimenticandosi della relazione e della comunicazione che bisognerebbe instaurare tra cane e proprietario. Se il collare a strozzo (un cappio, di tessuto o metallico, che continua a stringersi intorno al collo del cane finché questo, pur di non soffocare, smette di tirare) o la pettorina easy walk (una pettorina che ha il gancio del guinzaglio sul petto e inibisce il cane dal tirare girandolo su stesso) possono sembrare adatti per insegnare al cane a “camminare al passo”, considero più efficace, sia sul breve che sul lungo periodo, un percorso educativo che, indipendentemente dall'accessorio utilizzato, lavora sulla comunicazione non verbale e sulla collaborazione, al fine di considerare pettorine, collari e guinzagli solo cinture di sicurezza da indossare poiché previsto per legge.

Perché Fido tira

I cani tirano al guinzaglio ma glielo abbiamo insegnato noi
I cani tirano al guinzaglio ma glielo abbiamo insegnato noi

Prima di capire come camminare correttamente con il nostro cane, cerchiamo di fare chiarezza sui motivi che possono portare Fido a tirare:

  • Cuccioli alla riscossa: Quando i cani sono ancora cucciolini, devono e vogliono, ancor più che da adulti, conoscere tutto ciò che li circonda. Mettono il muso a terra e con le zampe e la bocca ‘assaggiano' la realtà all'interno della quale vengono inseriti. Proprio come i bambini, anche i cani attraversano una fase orale durante la quale tutto viene scannerizzato dalla lingua e dai denti. Inibire questa conoscenza, tirando via il cane con il guinzaglio, induce il cucciolo a prevenire il divieto, fiondandosi sull'oggetto del suo interesse. La passeggiata diventa dunque una gara a chi arriva prima o viene tolto prima da un odore, un oggetto o una persona incontrata per strada. Ricordatevi che, soprattutto per i cani di taglia media e grande, i cuccioli crescono e, dai 10 kg iniziali, dovrete fare i conti con i 40 kg da adulti, rischiando di non riuscire più a gestire le uscite.
  • Do ut des: se gestiamo l'intera passeggiata impedendo al cane di odorare, così come se non gli permettiamo mai di avere momenti di totale libertà, il guinzaglio diventa presto un limite da superare, un freno dal quale scappare. Molti cani infatti tirano per cercare di evadere dallo strumento che li tiene costretti. Capita spesso che, passando da un collare ad una pettorina, il cane smetta di tirare. Ma la pace dura poco se non vi impegnate ad instaurare una comunicazione con Fido che vada oltre al controllo del guinzaglio. Non serve condannare o elogiare gli strumenti, come collare o pettorina, ma piuttosto capire che non sta in loro la soluzione al vostro problema. Parlando di guinzagli, l'utilizzo del flexi (guinzaglio avvolgibile) induce i cani ad imparare a tirare perché il moschettone è costantemente in tensione.
  • La città può far paura: in un terzo macro gruppo possiamo inserire tutti i cani che hanno difficoltà a vivere i rumori e la confusione della città. Orecchie all'indietro, coda tra le gambe, andatura nervosa, movimento orbitale incessante, lingua fuori anche d'inverno. In sintesi il cane tenta di fuggire da tutti questi suoni e dalle persone che gli creano molte difficoltà. In questo caso, il mio consiglio è di chiedere un aiuto ad medico veterinario comportamentalista che può darvi le giuste indicazioni sul percorso da seguire. Nei casi di fonofobie e grossi disagi a livello ambientale, il lavoro da svolgere non è mirato solo al guinzaglio, ma guarda in generale alla vita del cane.

Imparare ad andare a guinzaglio

Il collare a strozzo non è la soluzione ad un problema
Il collare a strozzo non è la soluzione ad un problema

Il vostro migliore amico a 4 zampe non è il solo a dover imparare a passeggiare con il guinzaglio. Anche voi dovete capire come funziona. Se partite dal presupposto che con i cani, così come con le persone, è possibile passeggiare, senza doverli tenere legati a noi, grazie alla comunicazione e alla collaborazione, allora avete già fatto il primo passo nella direzione giusta. Ecco qui alcuni semplici consigli:

  • Se la passeggiata è per il vostro cane, non serve avere fretta. Se Fido vuole trascorrere 40 minuti ad odorare una pipì, lasciateglielo fare, senza avere il pensiero fisso di dover arrivare al parco. Se avete una commissione da fare, avete molta fretta e sapete già che non avrete voglia di soffermarvi su tutti gli odori che interessano a Fido, lasciatelo a casa. Sarà più contento di rilassarsi in cuccia, piuttosto di essere trascinato in giro. Se invece avete tempo e pazienza, una bella passeggiata per commissioni è sempre un ottimo modo per spezzare la routine quotidiana e, se ben gestita, arricchisce le competenze del vostro cane.
  • Il guinzaglio deve essere sempre morbido. Quando camminate il guinzaglio non deve tendersi, in quel caso vi fermate, senza strattonare il cane, aspettate che vi guardi, che torni indietro o che si rilassi, e ripartite. Entrambi dovete essere nell'ottica che si cammina solo quando il moschettone pende verso il basso. Diversamente, siete voi stessi ad insegnare a Fido che si procede quando il guinzaglio è tirato.
  • Date sempre indicazioni a Fido. Di qui, fermo, aspetta, andiamo, vieni, accompagnati dal movimento corrispondente della mano, sono segnali necessari per anticipare ciò che volete fare. Immagino che non sareste contenti di far shopping con una persona che entra nei negozi o attraversa la strada senza avvisarvi e, in breve tempo, iniziereste anche voi a far di testa vostra senza comunicare.
  • Pipì, feci non raccolte, fazzoletti, legnetti, sassi, carte e bicchieri vuoti sono solo alcune delle cose che potreste incontrare per strada. Date il giusto tempo a Fido per capire di cosa si tratti. Se per voi è disgustoso leccare una pipì, per il vostro cane è invece un modo per entrare a contatto con il suo mondo, le urine sono i biglietti da visita dei cani. Se notate che Fido mangia qualsiasi cosa incontri, contattate un educatore cinofilo che possa aiutarvi, in questo caso infatti è importante lavorare non solo sul guinzaglio.

In conclusione, gli strumenti per la sicurezza di Fido sono importanti, oltre che obbligatori, ma per poterli gestire al meglio è fondamentale creare una comunicazione in passeggiata, darsi il giusto tempo e non preoccuparsi troppo.

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