Ecco perché esistono persone fisicamente uguali a noi
Quante volte vi è capitato di vedere qualcuno identico ad un vostro amico? Avete mai notato quanto si somiglino Will Ferrell, l'attore comico americano, e Chad Smith, il batterista del Red Hot Chili Peppers? Secondo la scienza ognuno di noi potrebbe avere un doppelgänger o, più semplicemente, un gemello. Il motivo di queste somiglianze è semplice: esiste un numero finito di geni che influenzano la formazione del nostro volto e, per questo, è statisticamente possibile che questi possano combinarsi in maniera simile al punto da creare due, o più, persone molto somiglianti.
“Ci sono molte differenze genetiche coinvolte” spiega Michael Sheehan, scienziato della Cornell University che studia le variazioni genetiche, a LiveScience, “Puoi mescolare un mazzo di carte quanto vuoi, ma, ad un certo punto, otterrai la stessa mano due volte”. Certo il nostro “mazzo di carte” genetico è più voluminoso, basti pensare ai geni coinvolti nella forma del viso, a quelli degli occhi, della pelle, del naso, della sopracciglia, delle labbra, delle orecchie, ma il concetto è lo stesso.
Il fatto che il volto umano sia la parte più variabile del nostro corpo, molto più delle mani ad esempio, è collegato agli aspetti sociali della nostra specie: noi ci riconosciamo attraverso le espressioni e le forme dei visi e per questo devono essere il più possibile “unici”.
I legami di famiglia, e quindi il conseguente pacchetto genetico trasmesso, influenzano la nostra somiglianza, per questo è possibile che il nostro gemello, per quanto sconosciuto, sia in realtà imparentato con noi.
Se il nostro passato ci ha portati a sviluppare caratteristiche simili a seconda dell'area geografica in cui ci siamo sviluppati, al punto che gli svedesi sono per lo più alti, biondi e con la pelle chiara, mentre gli africani hanno la pelle scura, le narici più larghe e i capelli neri, il nostro futuro, considerando le attuali possibilità che abbiamo di viaggiare e portare i nostri geni dall'altra parte del globo, vedrà mescolarsi più mazzi di carte diminuendo e aumentando, allo stesso tempo, le probabilità di avere un doppelgänger.