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Ecco il filtro antispam che abbiamo nel cervello per non distrarci

Come riusciamo a non distrarci? Secondo un ricercatore italiano il nostro cervello riesce ad attivarsi, preventivamente, quando sente che sta per arrivare uno stimolo che potrebbe ridurre il nostro livello di attenzione.
A cura di Zeina Ayache
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Cosa accade nel nostro cervello quando ci distraiamo? E come riusciamo invece a non perdere la concentrazione? Secondo il ricercatore italiano Francesco Marini, ci sarebbe un'area del nostro cervello che si attiva proprio per evitarci di distrarci mentre stiamo svolgendo un compito, nello specifico si tratta della corteccia medio-frontale destra. Proprio qui dentro si attivano i vari meccanismi cerebrali che filtrano, proprio come avviene con lo spam nella nostra posta elettronica, tutti gli stimoli esterni che oltre ad essere inutili ci distolgono da ciò che stiamo facendo, abbassando quindi il livello di attenzione.

All'interno dello studio intitolato “Orchestrating Proactive and Reactive Mechanisms for Filtering Distracting Information: Brain-Behavior Relationships Revealed by a Mixed-Design fMRI Study” e pubblicato sul Journal of Neuroscience, il ricercatore italiano, attivo presso la University of California, spiega che per ottenere questi risultati sono stati presi in analisi 20 volontari sottoposti a risonanza magnetica funzionale. L'obiettivo di questo test era misurare, durante lo svolgimento di un compito, l'ossigenazione dell'emoglobina, in quanto questa aumenta con l'attività cerebrale.

Per riuscirci, i ricercatori hanno chiesto hai volontari di indicare la direzione di una freccia-target che compariva su uno schermo: la vista di questa freccia veniva distratta dalla presenza di altre frecce, i distrattori, che potevano indicare la stessa direzione o la direzione opposta rispetto a quella della freccia da segnalare e che comparivano a intervalli da 1,5 a 9 secondi.

Il ricercatore spiega che i distrattori con direzione diversa sono più ingannevoli rispetto a quelli di distrazione uguale e in loro presenza il cervello si attiva più velocemente (48ms), mentre la reazione è più lenta quando a comparire sono i distrattori con stessa direzione (75ms). Inoltre, i dati raccolti hanno mostrato una minor percentuale di errore (5%) nel caso di distrattori a direzione diversa, rispetto a quella corrispondente ai distrattori con stessa direzione (7%).

In conclusione, il nostro cervello riesce ad attivarsi rapidamente e in maniera preventiva quando percepisce che gli stimoli in arrivo hanno un maggior potenziale distraente. Questo ci permette di affrontare la vita riuscendo, soprattutto quando serve, a rimanere concentrati.

[Foto copertina di AndyPandy]

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