Ecco come i cavalli manifestano le emozioni attraverso il nitrito
I ricercatori del Ethology and Animal Welfare Unit dell'ETH Zurich’s Institute of Agricultural Science hanno pubblicato uno studio, intitolato “Segregation of information about emotional arousal and valence in horse whinnies” e pubblicato su Scientific Reports, che tenta di tradurre i nitriti dei cavalli analizzandone le frequenze e riconoscendone due principali. “Una frequenza – spiega Elodie Briefer, a capo del progetto – può indicare se il cavallo sta provando un'emozione positiva o negativa, mentre l'altra rivela l'intensità dell'emozione provata”.
Per capire il funzionamento e il significato di questa doppia frequenza, i ricercatori hanno testato 20 gruppi di cavalli esposti a situazioni positive e negative. Inoltre ogni cavallo è stato studiato sia singolarmente che insieme agli altri membri del gruppo per comprendere le diverse reazioni a seconda delle situazioni. Per far ciò, hanno utilizzato alcune telecamere nascoste e microfoni capaci di registrare sia il comportamento che le vocalizzazioni e hanno misurato le risposte fisiologiche degli animali, come il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e la temperatura corporea.
I dati raccolti hanno evidenziato che è possibile comprendere l'intensità delle emozioni analizzando la frequenza cardiaca e respiratoria, il movimento del cavallo e le caratteristiche della frequenza più bassa per determinare l'intensità di un'emozione, positiva o negativa che sia. Queste ultime sono invece descritte dalla durata del nitrito, dalle caratteristiche dall'alta frequenza e dalla posizione della testa: le emozioni positive si riconoscono da un nitrito breve, con frequenze alte più tenui e la testa abbassata, mentre quelle negative da nitriti più lunghi e una frequenza alta più intensa.
Quanto scoperto potrà essere utile sia ai proprietari di cavalli che ai veterinari per conoscere meglio il proprio animale a 4 zampe ed è un punto di partenza per comprendere quali differenze ci siano, se ci sono, tra gli animali addomesticati e quelli selvaggi.
