Ebola, autorizzato il primo vaccino in Europa contro il virus che scatena la malattia mortale
Il comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha autorizzato in Europa il primo vaccino contro l’Ebola, malattia mortale scatenata dal virus. Vediamo insieme cosa significa questa importante autorizzazione, cosa c’è da sapere sui rischi legati all’Ebola e come funziona il vaccino Ervebo.
Il vaccino Ervebo adesso può essere venduto anche nell’Unione Europea, a darne notizia è l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA). Si tratta per primo vaccino per l’immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore a 18 anni che sono a rischio infezione a causa del virus Ebola. Dall’EMA, nello specifico, parlano di autorizzazione all’immissione in commercio condizionata: questo significa che il farmaco in questione rappresenta un beneficio per la salute pubblica.
Come funziona il vaccino Ervebo? Dall’EMA spiegano che si tratta di un vaccino geneticamente modificato, competente per la replicazione e vivo attenuato. I dati relativi a questo vaccino provengono da studi clinici e programmi di uso compassionevole e dimostrano la capacità di Ervebo di proteggere dall’Ebola con una sola dose. Lo sviluppo clinico di questo vaccino è iniziato nel 2014 in seguito alla diffusione del virus dell’Ebola in Guinea che ha dato una spinta alla ricerca scientifica. Testato su circa 16.000 persone in Africa, Europa e Stati Uniti è considerato sicuro, immunogenico (cioè è in grado di indurre una reazione immunitaria) ed efficace contro il virus Ebola.
Ma cos’è l’Ebola? La malattia da virus Ebola, conosciuta anche come febbre emorragica da virus Ebola, è una condizione grave e mortale provocata da diversi virus che si trasmettono attraverso il contatto con sangue, secrezioni, organi o fluido infetti di altre persone o animali (scimpanzé, pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi o porcospini).
I sintomi principali dell’Ebola sono febbre, astenia, cefalea, anoressia, diarrea, nausea e vomito che si aggravano fino ad alterare le funzioni vitali e a morte nel 25-90% dei casi. Ad oggi purtroppo non esiste una cura, per questo un vaccino risulta fondamentale per contrastare un’epidemia di questa malattia molto contagiosa.