È vero che cani e gatti riescono a sentire i terremoti? Ecco come fanno
La storia ci ha insegnato che, in qualche modo, cani e gatti, così come molti altri animali, sono in grado di prevedere l'arrivo di un terremoto o, per meglio dire, hanno la capacità di sentire le scosse prima che queste raggiungano la superficie provocando i danni che tutti noi conosciamo. Ma cosa permette agli animali di sentire l'arrivo dei sismi? La scienza non ha ancora una risposta certa, restano però varie ipotesi.
Le onde P che noi non sentiamo
La teoria più gettonata riguarda la capacità degli animali di percepire le Onde P, le onde primarie, che sono longitudinali e muovono le particelle del materiale attraversate con un moto oscillatorio che segue la direzione dell'onda stessa. Le onde P sono quelle più veloci tra quelle sismiche e sono le prime ad essere avvertite dai sismografi. Cani e gatti riescono a sentire queste onde per noi impercettibili e per questo li vediamo mettere in atto comportamenti ripetitivi e inusuali che potremmo definire premonitori. La percezione di queste onde anticipa di pochi minuti l'arrivo vero e proprio del terremoto, quindi sta a noi saperne cogliere i segnali.
I campi elettromagnetici
Quando si parla di terremoti si fa riferimento anche alle variazioni magnetiche ed elettromagnetiche che i nostri animali possono percepire. Anche in questo caso però non esistono vere e proprie evidenze scientifiche che possano confermare le capacità di cani e gatti, quindi si tratta ancora una volta di un'ipotesi basata sulle testimonianze e non su veri e proprio studi.
Verità o immaginazione
I nostri cani e gatti sono più sensibili di noi agli stimoli naturali esterni per questo forse riescono a percepire l'arrivo dei terremoti, non è però semplice dimostrare questa capacità attraverso studi specifici: sono infatti troppe le variabili per poter affermare con certezza quanto vorremmo. Molti sono comunque gli episodi di comportamenti anomali di cani e gatti riportati dalle persone che hanno vissuto l'esperienza del terremoto.