E il coccodrillo come fa?
Il coccodrillo è un rettile diapside, un gruppo di vertebrati tetrapodi, oviparo che vive sul nostro pianeta dai tempi del Cretaceo superiore. Da allora, le sue caratteristiche fisiche e comportamentali sono rimaste quasi del tutto invariate.
Caratteristiche fisiche
La testa è triangolare e dotata di occhi sporgenti, mentre le narici si trovano all'estremità della mascella che è in grado di imprimere una forza pari a 3.500 kg. Il corpo, la cui lunghezza varia dai 6 ai 7 metri, è dotato di 4 zampe corte, robuste e palmate e di una lunga e muscolosa coda, appiattita lateralmente, adatta al movimento in acqua che permette al coccodrillo di avventarsi con grande rapidità sulle prede che passeggiano lungo le rive del suo habitat. Il peso si aggira tra i 20 e i 1000 kg.
Alimentazione e habitat
Mammiferi, uccelli, rettili, rane, pesci, gamberi o libellule che siano, se si trovano nel suo territorio questi animali diventano pasti prelibati per il coccodrillo che può essere definito di bocca buona, allo stesso tempo però sa digiunare per periodi lunghi. Il suo habitat ideale è lungo i corsi d'acqua e nei laghi, così come nelle zone paludose. In generale, sono presenti in Africa, così come in India, Indonesia, Messico e nord dell'Australia.
Accoppiamento
La maturità sessuale del coccodrillo arriva intorno ai 7 anni quando il maschio inizia a corteggiare le femmine attraverso un tipico richiamo sonoro. L'accoppiamento avviene in acqua e con più femmine, per incrementare le probabilità di successo. Una volta deposte le uova, in un clima asciutto e prima della stagione delle piogge, le mamme si occupano dei piccoli fino al primo anno di vita per assicurare la loro sopravvivenza, visto che sono un facile bersaglio per gli altri predatori.
Leggende sul coccodrillo
Lacrime di coccodrillo (utilizzato per descrivere chi finge di piangere per qualcosa di cui non è pentito): questo modo di dire esiste per due ragioni. La prima riguarda le cure parentali, a cui questi rettili fanno molta attenzione. La mamma infatti, una volta schiuse le uova, prende in bocca i suoi piccoli per portarli in acqua e difenderli dai predatori in agguato, così facendo capita che chiuda la bocca e, come possiamo immaginare vista la forza della mascella, i cuccioli finiscono per morire. L'altra motivazione riguarderebbe “il pianto” successivo al pasto. In tutti e due i casi, si vorrebbe attribuire alla lacrimazione una sorta di pentimento, nella realtà dei fatti questa è collegata a necessità puramente fisiologiche. Con le lacrime, il coccodrillo bagna e ripulisce il bulbo oculare facilitando il movimento della seconda palpebra. Invece di sudare, il coccodrillo lacrima, tant'è vero che la produzione di questo liquido aumenta quando l'animale resta a lungo fuori dall'acqua.
Il verso del coccodrillo: nel lontano 1993 una canzone dello Zecchino d'Oro recitava “Il coccodrillo come fa? Non c'è nessuno che lo sa”, ma a dire il vero, si sa benissimo, il coccodrillo è, infatti, un animale rumoroso che comunica con i versi sin da quando è ancora nell'uovo, da dove richiama l'attenzione della mamma. Da adulto, il suo trimbulare, è caratterizzato da un insieme di suoni tremuli, gravi e acuti.
Coccodrilli vs Alligatori
Entrambi i rettili sono appartenenti all'ordine dei Crocodylia, ma se gli alligatori sono della famiglia degli Alligatoridae, i coccodrilli sono della Crocodylidae e differiscono per caratteristiche fisiche, poiché i primi hanno una testa più larga e corta e un muso più lungo, inoltre sono dotati di zampe meno palmate. L'alligatore lo troviamo nel sud est degli Stati Uniti o in Cina ed è notevolmente più piccolo dei coccodrilli, raggiunge infatti i 4 metri.
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