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Due dosi di curcuma al giorno migliorano la memoria e l’umore

Ricercatori americani hanno dimostrato che due dosi al giorno di curcumina da 90 milligrammi ciascuna migliorano la memoria e l’umore. La sostanza, presente anche nel curry, riduce inoltre i segnali delle proteine legate alle patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.
A cura di Andrea Centini
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La curcuma migliora sensibilmente la memoria e il buon umore, inoltre riduce l'accumulo delle placche di beta amiloide e della proteina tau nel tessuto cerebrale. In altri termini, la spezia utilizzata nel curry e in altre pietanze – soprattutto della tradizione culinaria indiana – rappresenta un ottimo alleato contro il declino cognitivo e le patologie neurodegenerative alla stregua del morbo di Alzheimer. Lo ha determinato un team di ricerca del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Bio-comportamentali presso l'Università della California di Los Angeles (UCLA), che ha condotto uno studio in doppio cieco valutando gli effetti della curcumina, un pigmento giallo presente nella curcuma (Curcuma longa) noto per le proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie, antitumorali, antivirali e antibatteriche.

Gli studiosi, coordinati dal professor Gary W. Small, hanno coinvolto nella ricerca quaranta adulti con un'età compresa tra i 50 e i 90 anni. Tutti quanti presentavano leggeri disturbi della memoria, ma nessuno era affetto da demenza. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi principali: al primo è stata assegnata una terapia con Theracurmin (un composto contenente curcumina) da assumere con dosi da 90 milligrammi due volte al giorno; al secondo è stato invece dato un placebo. Entrambi i gruppi hanno seguito il programma loro assegnato per 18 mesi. Al termine della sperimentazione gli studiosi hanno condotto test della memoria e analisi sui partecipanti. Quelli che hanno assunto la curcumina non solo hanno ottenuto risultati migliori del 28 percento nei test mnemonici, ma hanno presentato anche un (leggero) miglioramento dell'umore e soprattutto una riduzione dei segnali relativi all'accumulo delle proteine di beta amiloide e tau nell'amigdala e nell'ipotalamo, le regioni cerebrali legate alle funzioni emotive e alla memoria.

Ma perché la curcumina fa così bene al cervello? Gli studiosi non sono ancora sicuri del modo in cui essa agisca, tuttavia Small e colleghi ritengono che le sue benefiche proprietà riescano a ridurre l'infiammazione cerebrale, “che è stata collegata sia alla malattia di Alzheimer sia al disturbo depressivo maggiore”, come indicato dal primo autore dello studio. I risultati, che andranno confermati con altre ricerche, potrebbero spiegare il motivo per cui in India si soffre meno di declino cognitivo e demenza. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata American Journal of Geriatric Psychiatry.

[Credit: cgdsro]

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