Dormire ci aiuta a cancellare i ricordi ‘inutili’: ecco cosa succede durante la fase REM
Durante la fase REM il cervello dimentica le informazioni di cui non ha bisogno, questo è quanto sostengono i ricercatori che hanno effettuato alcuni esperimenti sui topi e che ci spiegano cosa porti a questo processo di eliminazione selettiva. Vediamo cosa c’è da sapere sugli effetti della fase REM sulla memoria.
Gli scienziati si sono chiesti cosa accada durante la fase REM, cioè la fase di sonno profondo dove facciamo la maggior parte dei nostri sogni, che si verifica circa 90 minuti dopo che ci siamo addormentati e che è caratterizzata dal movimento degli occhio, dall’aumento della frequenza cardiaca, arti paralizzati e le stesso onde cerebrali di quando siamo svegli. Per avere una risposta, gli esperti hanno effettuato alcuni esperimenti sui topi concentrandosi su un neurotrasmettitore specifico, chiamato oressina (o ipocretina), e su cellule che producono melatonina, coinvolti entrambi nel controllo del ritmo sonno-veglia e dell’appetito, le cellule inoltre sembrano avere un ruolo anche nell’apprendimento e nella memoria.
Durante i test, gli scienziati hanno sottoposto i topi ad alcuni test di memoria e, alternativamente, hanno fatto in modo di inibire o agevolare la produzione delle cellule legate alla melatonina. Così facendo hanno osservato che quando queste erano ‘spente’ durante la fase REM, i topi facevano più fatica a ricordare una volta sveglia, e viceversa.
Insomma, lo studio è riuscito a dimostrare che effettivamente durante la fase REM elaboriamo i nostri ricordi che, selettivamente, eliminiamo. Questo spiegherebbe anche perché non ricordiamo i sogni che facciamo durante la fase REM: le cellule si attivano in questo periodo del sonno ed impediscono che il contenuto del sogno venga immagazzinato nell’ippocampo e quindi viene dimenticato.
Lo studio, intitolato “REM sleep-active MCH neurons are involved in forgetting hippocampus-dependent memories”, è stato pubblicato su Science.