Doll Therapy a Torino per pazienti affetti da demenze: è la prima volta
Arriva a Torino, presso la Geriatria dell'ospedale Molinette, la Doll Therapy, quella terapia non farmacologica che permette di osservare miglioramenti nei pazienti affetti da demenze. Ma di cosa si tratta?
Terapia della bambola, dalla Svezia a tutto il mondo. La Doll Therapy nasce con con la terapista e mamma svedese Britt-Marie Egedius-Jakobsson che nel 1996 ideò una bambola che permetteva al figlio autistico di esprimere al meglio le sue emozioni. Queste bambole sono chiamate anche Empathy Dolls, cioè bambole empatiche, poiché per come sono realizzate riescono a stimolare empatia ed emozioni, nei bambini così come negli adulti. Questo trattamento viene applicato ai pazienti affetti da demenze, ma anche da chi soffre di disturbi del comportamento, ansia, agitazioni, apatia o depressione, in generale possono essere utilizzate da tutti coloro che, per qualche motivo, hanno difficoltà a relazionarsi o vivono intensi sbalzi d'umore.
I vantaggi della terapia della bambola. Come spiegano gli stessi esperti dell'ospedale torinese, la Doll Therapy ha svariati vantaggi che, nel corso degli anni, sono stati anche scientificamente dimostrati, proprio come per la Pet Therapy, e questi sono:
- la modulazione degli stati d’ansia e di agitazione e delle loro manifestazioni sintomatiche come aggressività, insonnia, apatia o wandering
- la conseguente possibilità di ridurre sensibilmente il ricorso ai sedativi
- la riduzione di condizioni di apatia e depressione caratterizzata da disinteresse ed inattività totale
- la capacità di rispondere ai bisogni emotivi-affettivi che, malgrado il deterioramento cognitivo, rimangono presenti ma non sono più soddisfatti come in età precedenti
- la possibilità di ostacolare il deterioramento di alcuni abilità cognitive e di sostenere l'utilizzo di prassi motorie che fungono da stimolo delle abilità residue.
Integrazione, non sostituzione. Come dicevamo, la Doll Therapy è un valido aiuto non farmacologico, ma non è da considerarsi un sostituto delle medicine, insomma è un'integrazione.
[Foto copertina di Doll Therapy Italia]