Diabete, le persone più basse rischiano di più e gli scienziati ci spiegano perché
L’altezza influenza il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, questo è quanto sostengono i ricercatori che ci spiegano nel dettaglio quanto i centimetri influenzino le probabilità di questa condizione e quali siano le cause di questa relazione. Ecco cosa c’è da sapere sui rischi di sviluppare il diabete in relazione alla nostra altezza.
Gli scienziati hanno preso in considerazione i dati raccolti da 27.548 persone tra i 35 e i 65 anni tra il 1994 e il 1998 e, analizzando le loro caratteristiche fisiche, quindi il peso e l’altezza, ma anche la circonferenza della vita e la pressione del sangue e li hanno messi a confronto con quelli di altri 2.500 partecipanti.
Analizzando i casi di diabete di tipo 2, gli esperti sono giunti alla conclusione che il rischio di sviluppare questa condizione è minore del 41% per gli uomini e del 33% per le donne ogni 10 centimetri di altezza e questo rischio varia anche in base al peso, cioè per le persone normopeso, i vantaggi dell’altezza sono più evidenti, i dati salgono infatti all’86% per gli uomini e al 67% per le donne. Mentre nelle persone obese o sovrappeso, il rischio di sviluppare il diabete è del 36% più basso negli uomini e del 30% più basso nelle donne ogni 10 centimetri di differenza in altezza.
Lo studio suggerisce dunque un legame diretto tra l’altezza e il diabete, ma perché? Secondo gli esperti la causa potrebbe essere legata a superiori livelli di grasso epatico, inoltre le persone più basse sembrano avere maggiori probabilità di avere elevati fattori di rischio cardiometabolico, e di conseguenza rischiano di più di sviluppare il diabete di tipo 2.
Lo studio, intitolato “Associations of short stature and components of height with incidence of type 2 diabetes: mediating effects of cardiometabolic risk factors”, è stato pubblicato su Diabetologia.