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Cura promettente per Covid-19 con il farmaco baricitinib più l’antivirale remdesivir

L’associazione dei due farmaci ha dimostrato di ridurre il tempo di recupero e accelerare il miglioramento dello stato clinico dei pazienti, in particolare tra coloro che hanno richiesto ossigeno ad alto flusso o ventilazione non invasiva.
A cura di Valeria Aiello
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L’associazione di due farmaci, l’antinfiammatorio baricitinib e l’antivirale remdesivir, ha dimostrato di ridurre il tempo di recupero e accelerare il miglioramento dei pazienti Covid-19 rispetto al trattamento con il solo remdesivir. Lo indicano i risultati della seconda fase dell’Adaptive COVID-19 Treatment Trial (ACTT-2), la sperimentazione clinica sostenuta dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) del National Institutes of Health (NIH). Il protocollo di studio ha coinvolto un totale di 1.033 pazienti di  otto diversi Paesi, randomizzati a ricevere un regime di trattamento a base di baricitinib più remdesivir oppure placebo più remdesivir.

Speranza dall'associazione baricitinib più remdesivir

I risultati del trial clinico, pubblicati sul New England Journal of Medicine, hanno indicato che l’associazione di baricitinib più remdesivir ha ridotto il tempo di recupero nei pazienti ospedalizzati per Covid-19, in media da 8 a 7 giorni. Un beneficio che si è dimostrato superiore nei pazienti che ricevevano ossigeno ad alto flusso o ventilazione non invasiva durante il ricovero, per i quali il tempo mediano di recupero si è ridotto da 18 a 10 giorni.

I ricercatori hanno inoltre verificato lo stato clinico dei pazienti al 15° giorno di trattamento, osservando che le condizioni di coloro che ricevevano la terapia di associazione sono significativamente migliorate, con effetti avversi gravi leggermente inferiori. “Questi benefici clinici sono stati osservati in diversi gruppi di età, sesso, gruppi etnici e razze, ed erano indipendenti dalla durata dei sintomi o dalla gravità della malattia al momento dell'arruolamento” spiegano gli studiosi che, tuttavia, avvertono che il paragone tra i benefici di questo regime di trattamento e quelli mostrati da altre terapie, come il desametasone, è difficile senza ulteriori studi di confronto.

Ad ogni modo “l’associazione di baricitinib più remdesivir ha mostrato benefici clinici direttamente rilevanti per la cura dei pazienti con Covid-19” concludono i ricercatori, suggerendo ulteriori studi clinici di confronto per comprendere appieno le differenze di efficacia e sicurezza tra le diverse terapie.

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