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Covid molto più grave dell’influenza: “Tre volte più morti e doppio dei giorni in terapia intensiva”

Lo indicano i dati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Respiratory Medicine che evidenzia chiaramente come l’infezione da nuovo coronavirus sia una malattia molto più rischiosa dell’influenza stagionale, anche per i più giovani.
A cura di Valeria Aiello
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La malattia causata dal coronavirus Sars-Cov-2 è molto più grave e letale di quella provocata dai virus influenzali. Lo indicano i dati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Respiratory Medicine dall’Inserm, l’Istituto francese di salute e ricerca medica, e da un gruppo di ricercatori dell’Università Hospital Dijon, dell’University of Bourgogne-Franche-Comté, dell’University of Paris-Saclay e University of Paris-Sud, che hanno confrontato le cartelle cliniche di oltre 130mila pazienti ricoverati in ospedali pubblici e privati in Francia.

Covid-19, quanto è più grave e letale dell'influenza

Nel dettaglio, lo studio ha evidenziato che il tasso di mortalità tra i pazienti Covid ospedalizzati (16,9%) è stato quasi tre volte più alto rispetto al tasso registrato tra i pazienti ricoverati per influenza stagionale (5,8%), con una più alta percentuale di pazienti Covid che ha richiesto cure intensive (16,3% vs 10,8%). Differenze dunque sostanziali che, secondo gli autori della ricerca, possono essere in parte dovute all’immunità all’influenza già presente nella popolazione, come risultato di una precedente infezione oppure della vaccinazione. Al contrario, essendo Covid-19 una malattia provocata da un nuovo virus, ci si attende che pochissime persone abbiano una precedente immunità.

Nel complesso, i pazienti con Covid-19 hanno il doppio della probabilità di ventilazione meccanica invasiva durante il ricovero ospedaliero rispetto ai pazienti con l’influenza (9,7% vs 4%), con una durata media del ricovero di 15 giorni rispetto agli 8 giorni dei pazienti con l’influenza. Inoltre, più di un paziente Covid su quattro (27,2%) ha manifestato insufficienza respiratoria acuta rispetto a meno di un paziente su cinque con influenza (17,4%). Quanto alle condizioni mediche preesistenti, i ricercatori fanno notare che, in linea con i precedenti studi, le patologie più comuni tra i pazienti Covid erano pressione alta (33%), sovrappeso o obesità (11,3%) e diabete (19%).

Gli studiosi hanno anche osservato che, sebbene il ricovero per Covid-19 sia stato meno frequente tra bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni (1,4% rispetto al 19,5% di ricoveri per influenza), la malattia da coronavirus è stata tutt’altro che un’infezione innocua in questa popolazione: in particolare, tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, il 2,3% di pazienti pediatrici con Covid ha richiesto cure intensive rispetto allo 0,9% dei piccoli pazienti con l’influenza, con un tasso di mortalità comunque paragonabile e rimasto molto basso (0,5% vs 0,2%).

Percentuali ben diverse nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, per cui il tasso di mortalità è stato dieci volte più alto nei pazienti con Covid rispetto agli adolescenti ricoverati con l’influenza. Un dato impressionante per cui, ad ogni modo, gli autori indicano numeri assoluti comunque molto piccoli (5 morti di Covid-19 su 548 ricoverati rispetto a 1 morto di influenza su 804 ricoverati), dunque non tali da poter trarre conclusioni significative.

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