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Cosa sono quegli strani “vermi” che vedi fluttuare negli occhi

Chiamati anche mosche volanti o miodesopsie, sono una conseguenza della degenerazione della microstruttura gelatinosa del corpo vitreo dell’occhio umano.
A cura di Valeria Aiello
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A tanti di noi, almeno una volta nella vita, è probabilmente capitato di osservare minuscoli corpuscoli trasparenti nel proprio campo visivo, quando ad esempio guardiamo qualcosa di luminoso, come il cielo, la neve o uno schermo bianco. Questi corpuscoli appaiono come strutture mobili filiformi o puntiformi, simili a piccoli vermi che sembrano galleggiare sulla superficie degli occhi, con uno spostamento leggermente ritardato rispetto all'inizio del movimento oculare e che continua quando lo sguardo si ferma in una direzione. Le persone miopi vedono questi corpuscoli più spesso di chi ha una visione normale (si stima che abbiano fino a 3,5 volte più probabilità di osservarli) e in molti casi sono un motivo comune per consultare l’oculista.

I corpi mobili o miodesopsie

Noti anche come Muscae volitantes (da latino “mosche volanti”) o miodesopsie (dal greco myōdes “simile a mosca” e òpsis, “visione”), questi corpi fluttuanti non hanno nulla a che vedere con gli insetti ma sono un fenomeno dovuto a una non perfetta trasparenza dell’umor vitreo, la sostanza gelatinosa che si trova tra il cristallino e la retina dell’occhio umano. Si tratta infatti di addensamenti presenti nel vitreo, generalmente formati da frammenti di proteici di collagene, che proiettano la loro ombra sulla retina, generando un’immagine speculare che viene percepita come opacità.

Come spiegato dagli esperti dell’Ophthamology Center di Barcellona, questi corpuscoli sono una conseguenza della degenerazione naturale della microstruttura gelatinosa del corpo vitreo che può verificarsi con l’invecchiamento, ma possono comparire anche in soggetti miopi perché l’eccessiva lunghezza dell’occhio deforma il vitreo. Altre cause sono possono essere le contusioni oculari, gli interventi di cataratta, capsulotomie (pulizia della capsula del cristallino) e il distacco del vitreo.

In genere, l’insorgenza della miodesopsia tende ad essere una circostanza normale, di cui una parte significativa della popolazione soffre in qualsiasi momento delle propria vita, soprattutto in età o in momenti di stresprecisano gli specialisti – . Questo problema è solitamene innocuo anche se, quando l’esordio è improvviso e soprattutto quando il disturbo è associato a lampi di luce (fotopsie) oppure i corpuscoli rimangono immobili o aumentano notevolmente di volume, è importante rivolgersi all’oculista”. In rari casi, i corpi mobili possono infatti essere causati da gravi patologie di vitreo e retina oppure essere spia di tumori intraoculari (come ad esempio il linfoma).

Trattamento delle miodesopsie

Anche se a volte possono essere molto fastidiosi, i corpi mobili non hanno gravi implicazioni per la salute degli occhi e generalmente non richiedono alcun trattamento purché non compromettano in modo sostanziale la visione. Qualora però limitassero la vista, si può ricorrere alla vitreolisi laser, che frammenta le opacità per evitare che alterino la visione del paziente, oppure alla vitrectomia, un intervento chirurgico utilizzato nei casi in cui i corpi mobili comportino un danno visivo e che consiste nella sostituzione dell’umor vitreo con una soluzione salina. Entrambe le procedure, ad ogni modo, comportano dei rischi, motivo per cui vengono eseguite solo in casi del tutto eccezionali.

Come indicato dal Centro Ambrosiamo Oftalmico, una soluzione può essere quella di provare a compiere dei movimenti oculari dal basso verso l’alto, così da spostare gli addensamenti da una parte all’altra. Non vi è prova scientifica, invece, relativamente all’efficacia di terapie di integratori vitaminici per limitare il fenomeno.

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