Conoscere i segreti del nostro DNA può influenzare il futuro e le reazioni del nostro corpo
Conoscere le informazioni genetiche che riguardano le nostre predisposizioni a malattie o specifiche condizioni può alterare il rischio di svilupparle: in pratica se sappiamo che nel nostro DNA c'è scritto che siamo più o meno incluni ad essere obesi o poco sportivi, riusciamo, inconsciamente, a modificare il rischio di diventarlo effettivamente, ma come è possibile? La risposta ce la danno i ricercatori della Stanford University che hanno scoperto quello che potremmo chiamare ‘l'effetto placebo del DNA', ecco in cosa consiste.
Predisposizione genetica. Partiamo dal presupposto che nel nostro DNA esistono vari geni che possono prevedere il rischio maggiore o inferiore di sviluppare alcune condizioni, nel caso specifico dei ricercatori di Stanford, quelli presi in considerazione sono legati al rischio obesità e alla capacità di fare attività fisica.
Lo studio. Per capire come la consapevolezza di essere portatori di geni che influenzano il rischio obesità o predisposizione allo sport, i ricercatori hanno chiesto la partecipazione di 223 persone. A 116 di queste hanno chiesto di eseguire alcuni test utili a valutare la loro ‘prestanza' fisica, a 107 invece di mangiare un pasto. Al termine dell'esperimento, i ricercatori hanno misurato i livelli di molecole nel sangue corrispondenti al senso di sazietà.
Test a sorpresa. All'insaputa dei partecipanti, gli scienziati hanno poi testato il loro sangue per trovare i due geni protagonisti dello studio: quello legato all'obesità e quello legato alla capacità di fare esercizio. Dai dati raccolti dal primo test, è emersa solo una lieve differenza a seconda del gene presente nelle persone: ad esempio, quelle con il gene dedicato all'esercizio fisico avevano ottenuto risultati leggermente migliori rispetto agli altri.
Svelato il gene. Una settimana dopo, i ricercatori hanno svelato ai partecipanti i loro risultati genetici, non necessariamente corrispondenti alla verità così da poter calcolare l'effetto placebo e il gruppo di controllo, e hanno chiesto loro di sottoporti nuovamente ai test già effettuati, oltre ad aver consegnato loro alcuni materiali informativi utili a comprendere le conseguenze della predisposizione genetica. Dai dati raccolti, è emerso che coloro ai quali era stato detto che erano portatori del gene che li rendeva meno inclini all'obesità, raggiungevano la sazietà prima rispetto al test precedente: nello specifico, i test del sangue hanno evidenziato un incremento di due volte e mezzo dell'ormone dedicato alla sazietà. Le persone a cui invece era stato detto che erano geneticamente inclini all'obesità non hanno evidenziato cambiamenti rispetto al test precedente. Per quanto riguarda invece la poca predispozione all'attività fisica, il nuovo esperimento ha evidenziato che coloro che pensavano di esserne portatori ottenevano risultati peggiori rispetto a quelli del test precedente, per quanto fosse lo stesso. Nello specifico, i dati hanno dimostrato una ridotta capacità polmonare, minor efficienza nell'eliminazione dell'anidride carbonica e minor resistenza fisica, in pratica sembrava realmente essere diventati meno ‘sportivi'.
Conoscere il rischio. Insomma, lo studio ha evidenziato che conoscere i segreti del nostro DNA può realmente influenzare la nostra vita. Visto che la predisposizione genetica può riguardare anche malattie gravi come il cancro e vista l'influenza negativa che il venirlo a sapere può avere, gli scienziati stanno ora cercando di capire come sfruttare i risultati della loro ricerca per permettere alle persone geneticamente predisposte di reagire positivamente.