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Strumenti per misurare la febbre a bambini e adulti

Dal polso al respiro, dai misuratori a raggi infrarossi ai ciucci, dai cerotti alle app: ecco tutte le modalità per rilevare la temperatura corporea.
A cura di Ida Artiaco
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Misurare la febbre con il termometro a raggi infrarossi
Misurare la febbre con il termometro a raggi infrarossi (Getty).

Con l'arrivo dei mesi invernali aumenta la possibilità di contrarre il virus dell'influenza. Ogni anno circa l'8% della popolazione mondiale, tra adulti e bambini, è vittima di questa patologia, il cui sintomo principale è la febbre, che è anche uno dei meccanismi che il nostro organismo mette in atto per accelerare le reazioni che portano alla distruzione dei parassiti. Rilevare la temperatura corporea, che può cambiare da persona a persona, è facile, ma bisogna prestare molta attenzione nell'individuare con precisione i gradi raggiunti. Negli adulti la temperatura è programmata per variare nell'intervallo tra 36,5 e 37,5 (in questo caso si parla di febbricola), ma se si va oltre questa soglia bisogna intervenire con la giusta terapia. Ecco, allora, con quali strumenti è possibile misurare la febbre, non solo il famoso termometro, quali sono i più affidabili e quelli da evitare.

Come misurare la febbre | Termometro | Polso e respiro | Nuove tecnologie

Temperatura corporea e febbre

Prima di passare in rassegna gli strumenti con cui misurare la febbre, bisogna fare qualche considerazione su come rilevare la temperatura corporea senza fare troppi errori. In genere, si considera normale una temperatura corporea di 37 gradi, più bassa al mattino e sempre più alta nel resto della giornata, raggiungendo il culmine nelle ore serali. Esistono diversi modi per controllarla, e in ogni caso è buona norma leggere il foglietto illustrativo del dispositivo che si sta usando:

  • rettale: la misura media è pari a 37°C con variazione massima di più o meno 0,5°C. La temperatura ambientale non influisce sulle misurazioni rettali, che possono essere effettuate su pazienti di qualsiasi età;
  • per via orale: è di circa 0,2-0,5°C inferiore a quella rettale. La procedura è semplice e rapida, ma la sua accuratezza può essere compromessa dall'assunzione di bevande troppo calde o troppo fredde;
  • ascellare (o sotto il braccio): è pari a 36,6°C maggiore o uguale a 0,5°C. Risente della temperatura ambientale, per cui di solito viene considerata poco accurata;
  • nel timpano: tende ad essere di 0,8 °C inferiore al valore rettale.

La più precisa, dunque, è la rettale, ma ciò varia a seconda dei soggetti e soprattutto dell'età. Fino ai 3 mesi di vita la misurazione ascellare è la più sicura, ma se la temperatura è sopra i 37,2 gradi, allora è meglio che verifichiate il valore di quella rettale e che eventualmente avvisiate il pediatra; fino ai 5 anni va bene quella rettale e quella ascellare se eseguita correttamente; infine, dai 6 anni in poi si può misurare per bocca, mediante un termometro auricolare o con uno dell'arteria temporale.

Vi consigliamo, qualunque sia il tipo di misurazione scelta, di rilevare la temperatura in condizioni costanti, ossia con lo stesso termometro, nello stesso posto e, possibilmente, alla stessa ora, meglio se subito dopo la sveglia al mattino e nel tardo pomeriggio. Evitate di farlo a ridosso dei pasti, dopo aver fumato o fatto attività fisica, ed aspettate almeno un'ora dal termine di queste operazioni prima di proseguire con la rilevazione.

Termometro

Lo strumento più utilizzato per misurare la febbre è di certo il termometro. Quello tradizionale al mercurio è stato ormai messo al bando in tutta l'Unione europea a partire dal 2009, a causa della tossicità del metallo. Ma ce ne sono altri ugualmente utili per controllare la propria temperatura:

  • digitali: impiegano due minuti a misurare la febbre. La temperatura appare sul display in seguito ad un segnale acustico che avvisa della fine della rilevazione. Possono essere utilizzati per via ascellare, inguinale, orale e rettale, se dotati di sonda flessibile;
  • a contatto con galinstano: sono molto simili a quelli al mercurio. Si tratta di dispositivi in vetro che contengono all'interno una miscela eutettica e liquida costituita da gallio, indio e stagno. Impiega tre minuti per dare il risultato e può essere utilizzato per via ascellare, inguinale, orale e rettale. Attenzione, però, perché essendo in vetro può rompersi, soprattutto se lo si utilizza con i bambini;
  • a raggi infrarossi: è caratterizzato dalla presenza di un sensore che rileva la temperatura attraverso il calore del corpo sotto forma di raggi infrarossi. Ne esistono a sua volta di tre tipi: quello auricolare, che deve essere inserito nel condotto uditivo esterno; quello frontale senza contatto, invece, che stabilisce la temperatura della fronte a distanza grazie a un puntatore ottico. Entrambi i modelli sono particolarmente adatti ai bambini, anche per la loro velocità, impiegando solo 10 secondi a fornire il verdetto; infine, quello temporale a contatto adatto soprattutto per i bambini, che in soli 5 secondi, appoggiando il dispositivo sulla tempia, in corrispondenza dell’arteria temporale, sopra il sopracciglio destro o sinistro, misura la febbre. Quest'ultimo metodo non è molto affidabile, per cui vi consigliamo di rivolgervi sempre prima al medico o alla farmacia di fiducia.

Battito cardiaco e respiro

Se non si ha a disposizione un più comune termometro per misurare la febbre, ci sono almeno due metodi alternativi e potremmo dire "naturali" per rilevare la temperatura corporea: il battito cardiaco e la frequenza del respiro.

Battito cardiaco

È questo uno dei metodi più utilizzati negli adulti che si sentono accaldati, basta contare il numero di battiti al minuto avvicinando le dita alla vena del polso o del collo. Meno efficace è invece nei bambini perché, avendo questi già una frequenza generalmente più alta, non ci si può regolare con precisione. Bisogna considerare, tuttavia, che nei più grandi i battiti al minuto vanno dai 60 agli 80, in un bambino dai 60 ai 100, in un neonato dai 100 ai 140: ogni 10 battiti in più, rispetto a questi standard orientativi, considerate una linea di febbre. Ricordate anche che il metodo non funziona se il paziente è agitato o soffre di ipertensione.

Frequenza respiratoria

Oltre al battito cardiaco, anche il respiro può essere un campanello d'allarme per la misurazione della temperatura corporea, anche se meno preciso del precedente. In questo caso, bisogna contare i respiri al minuto: in 60 secondi ne sono 12-20 negli adulti, 12-30 nei bambini e 12-40 nei neonati. Se i respiri si alterano rispetto a questa media vuol dire che sta salendo la febbre.

Ciucci, cerotti e app: le ultime novità per misurare la febbre

L'innovazione tecnologica ha investito anche il campo della misurazione della febbre. Per cui sono stati messi in commercio nuovi dispositivi, o addirittura applicazioni, che possono sostituire i tradizionali termometri, anche se non sempre sono affidabili ed anzi in farmacia tendono a sconsigliarne l'acquisto. Per i più piccoli c'è, ad esempio, il termometro a forma di ciuccio: basta porgerlo in bocca al bambino per ottenere una rilevazione in brevissimo tempo, solo 120 secondi, al decimo di grado.

Ancora, è stato realizzato negli Usa, ma ha una certa diffusione anche in Italia il cerotto ultra sottile e flessibile realizzato in materiale morbido, che, se appoggiato sulla fronte del piccolo, in tre secondi ne rileva la temperatura. Infine, non potevano mancare, nell'era di smartphone e oggetti sempre connessi tra di loro, le app, come "Termometro", che registrano le variazioni rispetto alla temperatura di base, sfruttando in genere la telecamera posteriore dove poggiare un dito: dal battito, l'app desume poi una temperatura indicativa. Anche in questo caso, si tratta di strumenti non affidabili, per cui si consiglia di rivolgersi per chiarimenti al medico di fiducia.

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