Come convincere chi dubita dei vaccini Covid?
Da un lato la corsa a un vaccino Covid sicuro ed efficace, dall’altro i dubbi degli scettici, non solo nel nostro Paese ma nel mondo. Un’incertezza che dovrà per forza di cose essere tenuta in considerazione per raggiungere il tasso di immunizzazione necessario per fermare questa pandemia, una percentuale che dovrebbe aggirarsi attorno al 60-70% della popolazione, stando a quanto annunciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, secondo i sondaggi, quasi mezza Italia ha paura del vaccino anti-Covid: una recente rilevazione dell’Ipsos ha infatti indicato che il 16% degli italiani dichiara che non si vaccinerà se il farmaco sarà disponibile nel 2021 e che il 42% aspetterà di capirne l’efficacia.
Come convincere chi mette in dubbio i vaccini Covid?
Come da noi, anche in Spagna sono in tanti a dire di non voler ricevere i primi vaccini “perché sono stati fatti molto rapidamente e dubito della loro sicurezza”, una sfiducia che rischia di compromettere la campagna di vaccinazione di massa ma, soprattutto, di avere conseguenze disastrose in futuro, come sottolineato dal microbiologo dell’Università di Navarra e divulgatore scientifico spagnolo Ignacio López-Goñi in un editoriale pubblicato su El Pais. “Il prossimo 2021 potrebbe essere l’anno dei vaccini ma, se li facciamo male, potrebbe essere l’anno peggiore della vaccinazione” avverte l’esperto.
Oltre allo sviluppo della logistica necessaria per la vaccinazione di massa, è dunque importante prevedere un piano di comunicazione. Questo, secondo López-Goñi, dovrà includere almeno due aspetti essenziali a convincere gli scettici, ovvero trasparenza e rigore. “Durante questa particolare pandemia, abbiamo assistito a un imbarazzante litigio politico che è riuscito a far rispettare determinate misure a seconda del politico che le ha proposte e non per oggettive ragioni sanitarie e scientifiche. La tensione è stata tremenda e questo ha generato grande sfiducia nei politici, per cui meno si parla di vaccini e meglio è. Non ha giovato neanche la corsa in Borsa tra le società produttrici di vacccini: sembra che l’efficacia di un vaccino sia stata utilizzata più per ragioni economiche che per ragioni scientifiche”. Una persona dovrebbe decidere di vaccinarsi per convinzione e “non perché te lo consiglia il Primo Ministro o per le segnalazioni (a volte poco trasparenti e di difficile comprensione) delle aziende farmaceutiche”.
Ad ogni modo, le campagne vaccinali dell’Unione Europea partiranno solo dopo il via libera dell’EMA, l’Agenzia del farmaco che valuterà sicurezza ed efficacia del vaccino, oltre al rapporto rischio-beneficio. “La probabilità di infezione da Sars-Cov-2, di sviluppare una forma grave o persino fatale di Covid-19 e di infettare gli altri è maggiore dei possibili effetti collaterali che il vaccino può avere – evidenzia López-Goñi – . Ci si vaccina anche per proteggere i propri figli, i nipoti più piccoli oppure mia suocera, che ha più di 80 anni”.
Come in Italia, anche in Spagna la vaccinazione non sarà obbligatoria. “Sei libero, decidi tu, ma lascia che ti spieghi come sono fatti i vaccini, come funzionano e perché penso che siano sicuri e dovresti vaccinarti” conclude l’esperto, sollecitando una comunicazione basata su trasparenza, rigore e libertà. “Decideremo liberamente se essere vaccinati. Se finiamo per costringere le persone a vaccinarsi, avremo perso la battaglia di comunicazione”.