Clima, stiamo tornando indietro nel tempo: vivremo come 50 milioni di anni fa
Tra pochi anni, il clima in cui vivremo sarà come quello di 50 milioni di anni fa e non è affatto una buona notizia, il perché ce lo svelano i ricercatori University of Wisconsin-Madison che hanno calcolato cosa dobbiamo aspettarsi per il futuro viste le emissioni di CO2 nell'aria di cui siamo responsabili.
Ritorno al passato. Secondo gli esperti, nel 2030 circa, il clima sulla Terra somiglierà a quello del Pliocene medio, stiamo parlando di più di 3 milioni di anni fa. E se le emissioni di gas serra non diminuiranno considerevolmente, entro il 2050 saremo addirittura tornati ai tempi dell'Eocene, cioè 50 milioni di anni fa, quando faceva decisamente molto caldo e i ghiacciai erano praticamente inesistenti.
Come vivremo. Durante il Pliocene il clima era arido, le temperature erano più alte di oggi di 1,8-3,6 gradi. Durante l'Eocene, le temperature erano mediamente di 13 gradi in più rispetto ad oggi, ai tempi i dinosauri si erano da poco estinti e comparivano i primi mammiferi. L'Artico era occupato da foreste paludose, simili a quelle degli Stati Uniti del sud di oggi.
Perché non è una bella notizia. Considerando che l'obiettivo sarebbe ridurre le emissioni di CO2, è sicuramente interessante potersi immaginare come potrebbe essere la Terra se i limiti imposti non dovessero essere rispettati. Ormai gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, come spiegano gli stessi ricercatori: “negli ultimi 20-25 anni siamo passati dal presupposto che i cambiamenti climatici accadessero, al rilevamento degli effetti e ora stiamo vedendo i danni che stanno causando. La gente sta morendo, le proprietà sono danneggiate, stiamo assistendo a intensi incendi e tempeste ancor più potenti che possono essere attribuite ai cambiamenti climatici. C'è più energia nel sistema climatico, che porta a eventi più intensi”.
Conclusioni. Insomma, un ulteriore studio cerca di allertarci sui danni dei cambiamenti climatici, ma ancora non è chiaro quale sarà realmente il nostro futuro.