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Covid 19

Chi ha già avuto Covid-19 non è completamente protetto dalla reinfezione

Lo evidenzia un nuovo studio condotto tra i militari del Corpo dei Marines degli Stati Uniti: “I soggetti con bassi livelli di anticorpi neutralizzanti sono stati reinfettati, indicando che le persone che in precedenza hanno contratto il virus sono comunque suscettibili a una nuova infezione in un secondo momento”.
A cura di Valeria Aiello
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Chi ha già avuto l’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 può contrarre nuovamente il virus e trasmetterlo agli altri. Lo indicato i dati di un nuovo studio osservazionale condotto tra maggio e novembre 2020 su oltre 3mila militari del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Sebbene si trattasse per lo più di giovani reclute di età compresa tra i 18 e i 20 anni, gli autori hanno evidenziato che il rischio di reinfezione riscontrato nello studio può essere simile a quello di molti altri giovani, sebbene l’incidenza dei casi non sarà esattamente la stessa misurata nell’ambito militare, principalmente a causa dello stretto contatto personale richiesto per la formazione di base che probabilmente contribuisce a un tasso di infezione complessivo più elevato rispetto ad altri contesti.

Per l’analisi, che ha coinvolto il team del Naval Medical Research Center degli Usa e altri centri di ricerca universitari civili e militari, i marines hanno completato una quarantena di due settimane a casa, prima di entrare in una struttura di quarantena militare per altre due settimane. Tutti hanno effettuato un test degli anticorpi per verificare la sieropositività (precedente infezione da Sars-Cov-2) e un ulteriore test per verificare la positività a Covid-19 durante la prima e la seconda settimana di quarantena. Ciascun partecipante allo studio ha inoltre completato un questionario con informazioni demografiche, fattori di rischio, storia medica e sintomi di Covid-19. Dallo studio è stato escluso chi è risultato positivo al coronavirus durante la quarantena nella struttura di quarantena. Le reclute senza evidenza di infezione in corso hanno invece intrapreso il percorso di formazione di base e sono state testate per una nuova infezione da Sars-Cov-2 ogni due settimane. Coloro risultati positivi a una seconda infezione sono stati dunque isolati e il team di studio ha eseguito ulteriori esami.

Complessivamente, su 2.346 marines che hanno completato lo studio, 189 erano sieropositivi e 2.247 sieronegativi al basale. In entrambi i gruppi si sono verificate 1.098 nuove infezioni, di cui 19 (10%) tra i partecipanti sieropositivi che hanno contratto una seconda volta il virus.

I risultati dello studio, pubblicati nel dettaglio su The Lancet Respiratory Medicine, hanno evidenziato che nel gruppo sieropositivo, le reclute che sono state reinfettate avevano livelli di anticorpi più bassi contro Sars-Cov-2 rispetto a chi non è stato reinfettato. Inoltre, nel stesso gruppo sieropositivo, gli anticorpi neutralizzanti sono stati rilevati in 45 (83%) marines su 54 non reinfettati e in 6 (32%) marines su 19 reinfettati.

Il confronto tra le nuove infezioni nei due gruppi, hanno inoltre indicato che la carica virale (la quantità di Sars-Cov-2 misurabile) nelle reclute sieropositive reinfettate era in media 10 volte inferiore rispetto ai marines sieronegativi infetti, suggerendo che una parte dei partecipanti reinfettati può aver avuto la capacità di trasmettere l’infezione agli altri. Ad ogni modo, circa l’84% dei casi di reinfezione è risultata asintomatica rispetto al 68% nel gruppo sieronegativo al basale, oppure presentava sintomi lievi che non hanno richiesto il ricovero in ospedale.

I soggetti con bassi livelli di anticorpi neutralizzanti sono stati reinfettati, indicando che persone che in precedenza hanno contratto il virus ed erano guarite sono comunque suscettibili a una nuova infezione in un secondo momento – ha affermato il tenente Dawn Wier del Navy Medical Research Center – . Queste reinfezioni possono essere asintomatiche, come osservato nella maggior parte dei casi nello studio. Pertanto il messaggio per tutti i giovani, compresi i membri del servizio militare è chiaro: l’immunità derivante da un’infezione naturale non è garantita. Devi comunque essere vaccinato anche se hai avuto Covid-19 e sei già guarito”.

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