Celiachia, la malattia del glutine colpisce 1 persona su 100, ma pochi lo sanno: sintomi e rischi
La celiachia è una malattia legata all’assunzione di glutine che può portare a gravi complicanze se non trattata e che colpisce l’1% della popolazione. I casi negli ultimi anni sono in aumento e sono ancora troppo poche le persone che sanno di soffrire di celiachia. Vediamo insieme cos’è la celiachia, cosa c’entra il glutina, quali sono i sintomi e le complicanze e come si cura.
Cos’è la celiachia
La celiachia è una malattia permanente che provoca un’infiammazione dell’intestino tenue, con distruzione della mucosa, causata dall’ingestione di glutine. Il glutine è un complesso proteico che si trova in alcuni cereali, come frumento, orzo, segale e avena, e quindi in pasta, pizza e biscotti.
Cosa provoca la celiachia: i sintomi
Quando la persona celiaca mangia glutine, nell’intestino si scatena una reazione autoimmune he porta il sistema immunitario ad attivarsi attaccando la mucosa dell’intestino tenue. Questo porta poi alla distruzione dei villi che sono fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti.
Il mancato assorbimento dei nutrienti provoca malnutrizione, altri sintomi classici sono:
- Diarrea maleodorante
- Dolori e crampi addominali
- Lento accrescimento
- Anemia da carenza di ferro
- Osteoporosi
- Problemi di fertilità (come amenorrea, primo ciclo mestruale tardivo, menopausa precoce ed endometriosi, ma anche aborti spontanei ripetuti)
- Afte orali
- Convulsioni
- Le cause della celiachia
La celiachia si presenta per motivi ambientali, come la presenza di glutine nella dieta, e genetici, legati agli alleni DQ2/8. Il 10% dell’1% della popolazione con celiachia rischia di sviluppare la malattia se un familiare di primo grado ne è affetto, dato che sale all’85% in caso di gemelli omozigoti.
La diagnosi della celiachia
In caso di presenza di sintomi legati alla celiachia o di familiarità, il primo test da eseguire per la diagnosi della malattia è un esame del sangue per valutare il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi. In caso di esito positivo, quindi di un dosaggio alto di questi anticorpi, per la corretta diagnosi è necessaria la biopsia della mucosa intestinale, dell’intesti tenue, per valutare l’eventuale condizione dei villi intestinali. Se i dati raccolti non portano ad una diagnosi chiara, il test successivo previsto è genetico, dall’analisi del DNA si evidenzia la presenza di geni predisponenti, che sono l’ HLA-DQ2 e l’HLA-DQ8.
Curare la celiachia
La cura per la celiachia ad oggi non esiste, l’unito trattamento disponibile è l’esenzione totale del glutine dalla propria dieta. Eliminando per sempre tutti gli alimenti contenenti glutine, i sintomi rientrano e la condizioni di salute del paziente tornano stabili.
Rischi della celiachia
Se il glutine non viene eliminato dalla dieta di una persona celiaca, il rischio è di andare incontro a gravi complicanze come il linfoma e il carcinoma intestinale.