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C’è un oceano liquido sotto il “cuore” ghiacciato di Plutone: più probabile la vita aliena

Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati giapponesi ha determinato la presenza di un oceano liquido sotto la Sputnik Planitia di Plutone, nella parte occidentale del “cuore” ghiacciato del pianeta nano. La sua esistenza, che aumenta le probabilità di scoprire vita aliena nel Sistema solare, sarebbe permessa da uno strato di gas che funge da isolante termico.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
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Sotto lo spesso strato di ghiaccio del pianeta nano Plutone si celerebbe un grande oceano liquido, come quelli individuati sotto Europa ed Encelado, rispettivamente una luna di Giove e una luna del “Signore degli Anelli” Saturno. Nello specifico, l'oceano di Plutone si troverebbe nel lobo occidentale della grande area a forma di cuore, che si estende dall'equatore sino al polo sud del corpo celeste. Questa zona è conosciuta col nome di Sputnik Planitia, l'unica “pianura” di Plutone, una struttura geologica composta principalmente da azoto ghiacciato e in parte minore da monossido di carbonio. Qui lo strato di ghiaccio è meno spesso che in altre aree, ed è proprio sotto di esso che si troverebbe l'oceano liquido. Una scoperta che aumenta le probabilità di scovare vita aliena nel Sistema solare.

Ricerca internazionale. A determinare la presenza dell'oceano di Plutone è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati giapponesi dell'Università di Hokkaido, che hanno collaborato con i colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra e dei Pianeti dell'Università della California, dell'Istituto di Tecnologia di Tokyo e di altri centri di ricerca nipponici. Gli scienziati, coordinati dal professor Shunichi Kamata, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto una serie di simulazioni basate anche sui dati raccolti dalla sonda della NASA New Horizons, che a luglio del 2015 passò a pochi chilometri dalla superficie del pianeta nano.

Oceano remoto. Ma come fa a resistere un oceano liquido su un corpo celeste con una temperatura superficiale di oltre 220° centigradi sotto zero? Sino ad oggi si credeva che sotto Plutone, che in media dista ben 6 miliardi di chilometri dalla Terra, non potessero esistere simili bacini proprio per l'estrema lontananza da Sole. A permettere l'esistenza dell'oceano sarebbe uno strato di gas – nello specifico clatrati, idrati di metano – appena al di sotto della calotta ghiacciata, che in pratica fungerebbe da isolante e consentirebbe al liquido di non ghiacciare. Attraverso le varie simulazioni condotte da Kamata e colleghi, è emerso che se non vi fosse questo strato di gas (il metano proverrebbe dal nucleo) tra ghiaccio e liquido l'oceano di Plutone sarebbe congelato 800 milioni di anni fa. La presenza dell'oceano al di sotto del pianeta nano, declassato da nono pianeta del Sistema solare nel 2006, spiega un'anomalia gravitazionale rilevata dalla sonda New Horizons durante il suo spettacolare sorvolo. Per gli scienziati la presenza di oceani sotto la superficie dei corpi celesti del Sistema solare aumenta sensibilmente le probabilità che possano esistere forme di vita aliene. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Naature Geoscience.

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